Per gli agricoltori europei quest’anno si profila un taglio dei pagamenti diretti del 4,2%. Lo prevede una proposta di regolamento presentata nei giorni scorsi dalla Commissione europea che stabilisce la riduzione lineare preventiva dei pagamenti diretti, applicata in virtù del meccanismo della disciplina finanziaria.
La decurtazione applicata gli anni scorsi era solo dell’1,4% e veniva utilizzata per costituire la cosiddetta riserva di crisi, ma quest’anno si rende necessario aumentare il tasso di adattamento per rispettare i limiti di bilancio dell’Unione, in quanto, in base alle migliori stime a oggi eseguite, la dotazione disponibile per l’anno finanziario 2021 a copertura delle spese per i pagamenti diretti e per le misure di mercato è ritenuta insufficiente.
Pertanto gli agricoltori italiani che presentano una domanda Pac con un importo riferito ai pagamenti diretti superiore a 2.000 euro, subiranno una decurtazione del 4,2%, salvo poi a fine 2021 ottenere un rimborso, totale o parziale, nel caso le previsioni di superamento del massimale finanziario per il Primo pilastro della Pac si rivelino infondate e la riserva di crisi accantonata non venga utilizzata.
Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 19/2020
Pac: taglio del 4,2% ai pagamenti diretti
di E. Comegna
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