Il decreto ungherese che pone le condizioni per potenziali restrizioni all’export di cereali è «di dubbia conformità» e viola l’accordo sull’agricoltura del Wto. È questa la posizione della Commissione europea sulla decisione di Budapest di istituire un sistema di autorizzazione all’export di cereali in conseguenza della guerra in Ucraina.
Secondo quanto affermato da un portavoce della Commissione, il commissario Ue all’agricoltura Janusz Wojciechowski e quello al mercato interno Thierry Breton hanno inviato una lettera a Budapest «esprimendo preoccupazioni» sulla decisione.
«Qualsiasi misura che restringa il commercio all’interno del mercato interno deve essere limitata a quanto necessario ed essere rigorosamente proporzionata» ha detto il portavoce.
«La Commissione sta attualmente esaminando la restrizione all’esportazione di cereali recentemente introdotta dall’Ungheria, anche per quanto riguarda il rispetto dell’Accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio (Gatt) e l’Accordo Wto sull’agricoltura. La nostra attuale valutazione è che la sua conformità al Gatt è dubbia e che la misura ungherese pone l’Ue in violazione dell’obbligo di notifica anticipata ai sensi dell’accordo sull’agricoltura».