L’ortofrutta italiana vola all’estero

Le esportazioni italiane di frutta e verdura fresche e trasformate superano per la prima volta il muro dei 10 miliardi di euro grazie a un aumento dell’8%, nonostante le difficoltà legate all’aumento dei costi legato alla guerra in Ucraina ma anche degli effetti dei cambiamenti climatici che hanno penalizzato soprattutto il settore del fresco. È quanto emerge dalle proiezioni su dati Istat relativi ai primi dieci mesi dell’anno divulgate in occasione dell’inaugurazione di Fruit Logistica di Berlino, la principale fiera internazionale di settore.

Un dato che si spiega attraverso i numeri resi noti dal Centro studi Divulga: il nostro Paese è leader europeo nelle esportazioni di conserve di pomodoro (2,1 milioni di tonnellate di prodotto per un valore di 2,1 miliardi di euro), uva (463.000 tonnellate di prodotto per 794 milioni di euro di valore), kiwi (268.000 tonnellate per 508 milioni di euro di valore), nocciole sgusciate (38.000 tonnellate per 318 milioni di valore), mentre si piazza al secondo posto dietro la Polonia per l’export di mele (920.000 tonnellate con un valore complessivo di 954 milioni di euro).

La Germania rappresenta il primo mercato di sbocco per l’ortofrutta Made in Italy – sottolinea Coldiretti – con circa un quarto del totale esportato, grazie anche a un aumento del 7% degli acquisti. Il secondo mercato di riferimento è la Francia, dove si registra però un arretramento del 2%, mentre al terzo posto c’è la Gran Bretagna che al contrario vede un incremento dell’export del 15%, nonostante le difficoltà commerciali legate alla Brexit. Al quarto posto si piazza la vicina Austria, dove le vendite crescono dell’8%, subito davanti agli Stati Uniti che sono il primo mercato extra Ue grazie a un incremento record del 20%.

Sul totale delle esportazioni gli ortaggi freschi valgono oltre 1,8 miliardi che salgono a 5,3 miliardi di euro se si considera anche il trasformato, secondo l’analisi Coldiretti, dove con le salse e concentrati di pomodoro pesano per quasi la metà del totale. La pummarola made in Italy ha messo a segno nel 2022 un incremento record del 27%. L’export di frutta fresca vale, invece, 3,8 miliardi, ai quali vanno aggiunti gli 1,2 miliardi di succhi, confetture e conserve.