Il 29 dicembre scorso il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge di Bilancio 2023. Il mondo agricolo ha accolto il provvedimento, per quanto riguarda le misure destinate al settore, con una generale soddisfazione ma anche con qualche riserva.
In merito agli sgravi fiscali per far fronte alla crisi, il Governo ha prestato attenzione alla richiesta Cia di sostegno delle imprese rurali – si legge in un comunicato stampa della Confederazione – grazie alla proroga del credito d’imposta al 20% per l’acquisto di carburanti nel primo trimestre 2023 per agricoltori, allevatori, serre e pescatori. Soddisfazione anche per la riduzione dell’aliquota Iva sulle compravendite di pellet per il 2023.
Positivo il giudizio sugli stanziamenti disposti dal Governo nella lotta alle fitopatie: dai ristori per i coltivatori in sofferenza per il mal secco che distrugge gli agrumeti, a quelli per gli allevamenti bufalini colpiti da brucellosi, nonché il sostegno ai viticoltori in attesa di ripristino degli impianti, a seguito dei gravi danni causati dalla flavescenza dorata.
Buone prospettive nella manovra di fine anno anche per i tabacchicoltori. Permangono invece molte perplessità sulla normativa relativa ai buoni lavoro. Cia ritiene che debbano essere semplificati gli adempimenti burocratici e chiede, pertanto, maggiore flessibilità nella loro applicazione.
Confagricoltura dal canto suo ha accolto con favore molte misure inserite nella legge di Bilancio. Tra queste il significativo esonero Irpef per il 2023, il prolungamento del credito d’imposta per il Mezzogiorno, il rifinanziamento e la proroga per l’ultimazione degli investimenti della cosiddetta «Nuova Sabatini», strategica per incentivare l’accesso al credito da parte delle Pmi ed efficace, anche in chiave anticongiunturale, per la crescita e il rilancio degli investimenti. Sostegno alle imprese anche con il rifinanziamento delle garanzie Ismea per agevolare gli interventi delle banche a favore delle Pmi in un momento di crisi caratterizzato dall’aumento dei tassi di interesse.
Ok anche alla proroga del termine per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta per l’acquisto dei carburanti agricoli, misura giudicata però ancora non sufficiente a causa delle pesanti conseguenze del conflitto russo-ucraino.
Confagricoltura giudica positive anche le proposte normative in materia di rivalutazione dei terreni, le misure di agevolazione per l’imprenditoria agricola giovanile e gli interventi relativi a fauna selvatica, emergenza brucellosi, flavescenza e mal secco degli agrumi, sebbene auspichi interventi più strutturali e meno emergenziali per affrontare le avversità del settore.
Perplessità suscita invece la nuova norma relativa al lavoro occasionale in agricoltura. Il nuovo istituto – sostiene la Confederazione – appare una forma ibrida tra lavoro dipendente e occasionale, senza di fatto semplificare, in quanto gli adempimenti a carico dell’impresa sono gli stessi del lavoro dipendente, sia pure con cadenze più rarefatte, cioè alla fine del rapporto.