La manovra economica varata dal Governo a fine anno è stata giudicata positivamente dal ministro delle politiche agricole Teresa Bellanova. D’altra parte, va detto che non si hanno ricordi di un ministro critico sui provvedimenti riguardanti il proprio Dicastero.
«Con questa legge di bilancio – ha dichiarato Bellanova – l’agricoltura torna protagonista. Pur nelle condizioni date, delineiamo le traiettorie di marcia che adesso troveranno piena sistemazione nel collegato agricolo che presenteremo a fine gennaio. Lo dico in una battuta: se la priorità del Paese si chiama lavoro, noi saremo in grado di corrispondervi sempre più rendendo centrali agricoltura e agroindustria. È di questa rilevanza strategica che stiamo parlando. Aver ottenuto 600 milioni in più per l’agricoltura è un segnale strategico».
Vediamo un riassunto dei principali provvedimenti di interesse agricolo contenuti nella manovra.
Irpef agricola: confermato l’azzeramento nel 2020 per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
Florovivaismo: riduzione della base imponibile (limite del 5%) per le attività dirette alla commercializzazione di piante vive e prodotti della floricoltura tra imprenditori agricoli.
Investimenti pluriennali: incremento della deducibilità delle spese sostenute per gli investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali al 20%.
Bonus «donne in campo»: fondo rotativo da 15 milioni di euro per garantire mutui a tasso zero per le donne che sono imprenditrici agricole o che lo vogliono diventare.
Giovani: per i giovani che aprono una impresa agricola sarà lo Stato a pagare i contributi previdenziali per i primi 24 mesi.
Terre ai giovani: snellimento delle procedure per la concessione dei terreni di proprietà di enti pubblici ai giovani attraverso la Banca nazionale delle terre agricole.
Filiere: 30 milioni di euro complessivi nel biennio 2020-2021 a sostegno dell’agroalimentare made in Italy.
Biologico: istituzione di un fondo di 4 milioni di euro per il 2020 e 5 milioni di euro a decorrere dal 2021 per la promozione di filiere e distretti di agricoltura biologica.
Dazi: promozione strategica per i prodotti agroalimentari sottoposti ad aumento di dazi e di contrasto al fenomeno dell’Italiansounding.
Innovazione: fondo di 1 milione di euro presso il Ministero per sostegno alle imprese agricole finalizzato all’adozione e alla diffusione di sistemi di gestione avanzata attraverso l’utilizzo delle tecnologie innovative.
Investimenti: fondo di 5 milioni di euro per favorire gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi da parte delle imprese agricole.
Credito: interventi per l’accesso al credito e azzeramento del costo delle garanzie per gli imprenditori agricoli che investono in innovazione tecnologica, agricoltura di precisione e tracciabilità dei prodotti.
Biogas: incentivi agli impianti di produzione di energia elettrica esistenti alimentati a biogas, realizzati da imprenditori agricoli singoli o associati, anche in forma consortile.
Reflui: disciplina per il riutilizzo degli effluenti di allevamento e delle acque reflue, nonché per la produzione e l’utilizzazione agronomica del digestato.
Cimice asiatica: 80 milioni di euro nel triennio sul Fondo di solidarietà nazionale per ristoro dei danni provocati dalla cimice asiatica.
Xylella: possibilità di concedere gli aiuti compensativi del Fondo di solidarietà nazionale per un periodo di 3 anni in caso di eventi i cui effetti non sono limitati a una sola annualità.
Entro il 31 gennaio verrà presentato in Parlamento il cosiddetto «Collegato agricoltura», il disegno di legge attraverso il quale si aprirà una nuova fase di programmazione e di riforma per il settore agricolo.