La visione per il futuro dell’agricoltura mette il reddito al centro

Lo scorso 19 febbraio la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione per «Una visione dell’agricoltura e l’alimentazione» che, come è stato segnalato da diversi commentatori e dai rappresentanti degli operatori economici, segna una svolta, perché il settore agricolo è riportato al centro dell’attenzione politica, come non avveniva da diverso tempo.
Va detto, però, come nelle ultime settimane si siano susseguiti segnali forti che dimostrano di non essere di fronte a un mero cambiamento di facciata, ma a una reale volontà di rispondere alle esigenze del mondo agricolo.
Il varo del pacchetto di semplificazione, all’interno del programma annuale 2025 dell’Esecutivo comunitario, e la riduzione degli obblighi di rendicontazione di sostenibilità delle piccole e medie imprese sono segnali incontrovertibili in tal senso.

I contenuti

Per cominciare c’è il chiaro segnale di allontanamento dai principi e dai propositi del Green Deal europeo e da quanto contenuto nelle due strategie agricole del Farm to Fork e della Biodiversità.
Il documento di visione rivolge l’attenzione principalmente all’attrattività e prevedibilità dell’agricoltura e alle condizioni di prosperità delle imprese, con il reddito che è posto al centro della manovra.
Alla base di tutto vi è la consapevolezza che gli agricoltori siano i custodi della natura e sono visti come «parte cruciale della soluzione» e non come problema da risolvere, con disposizioni vincolistiche, come accaduto negli ultimi cinque anni.
Nel concreto, questo implica che nella prossima Pac ci sarà una riduzione degli obblighi di condizionalità e dei requisiti di ammissibilità per accedere al sostegno e un corrispondente aumento delle forme di incentivazione.
Un altro elemento di accompagnamento che le istituzioni europee considerano importante per favorire la competitività del sistema economico è la semplificazione.
La comunicazione della Commissione europea intende anche affrontare di petto il tema della reciprocità e della competizione equa a livello globale, con la volontà di allineare gli standard produttivi dei prodotti importati a quelli del mercato interno.
Infine, si prospetta un’importante revisione del regime dei pagamenti diretti con il riorientamento dei sussidi agricoli.

I prossimi appuntamenti

Gli operatori restano in attesa di indicazioni più chiare infatti tra pochi mesi (pare entro la fine della prossima estate) ci saranno due delicati appuntamenti e cioè la presentazione del bilancio pluriennale europeo per il settennio 2028-2034 e la preparazione delle proposte di riforma della Pac per il post 2027.

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 09/2025
La visione per il futuro dell’agricoltura mette il reddito al centro
di E. Comegna
Per leggere l’articolo completo abbonati a L’Informatore Agrario