C’è tempo fino al 7 settembre per presentare la manifestazione di interesse all’acquisto dei terreni messi in vendita dalla Banca nazionale delle terre agricole (BTA) gestita da Ismea.
Lo strumento è nato nel 2016 e costituisce un inventario completo dei terreni agricoli che si rendono disponibili a seguito di abbandono dell’attività produttiva o di prepensionamenti e delle altre attività fondiarie di Ismea, con lo scopo di favorire il ricambio generazionale in agricoltura.
Il quarto bando, apertosi il 9 giugno scorso, mette in vendita circa 600 lotti per complessivi 16.000 ettari. Per ogni terreno la BTA fornisce informazioni sulla superficie, sulle caratteristiche naturali, strutturali e infrastrutturali.
Tutte le informazioni, comprese quelle sulle modalità di presentazione delle domande e sul successivo iter sono disponibili sul sito dedicato: www.ismea.it/banca-delle-terre
Tutti possono accedere alla Banca e l’accesso è gratuito. È sufficiente registrarsi al sito istituzionale fornendo un indirizzo di posta elettronica e una password.
Ai giovani imprenditori agricoli under 41 è concessa la possibilità di pagare il prezzo del terreno con rate semestrali o annuali, per un periodo massimo di 30 anni.
Il primo passo per acquistare un terreno sulla BTA è l’invio, dopo essersi registrati, di una Manifestazione di interesse (MDI), che dovrà essere successivamente confermata entro 90 giorni tramite posta elettronica certificata (PEC). Tutti coloro che hanno manifestato interesse riceveranno allo stesso indirizzo PEC una lettera di invito a partecipare alla procedura di vendita del terreno, mediante la presentazione di un’offerta economica di importo non inferiore a quello a base d’asta. Pertanto, per poter acquistare un terreno tramite la Banca è obbligatorio disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata.
La MDI non è impegnativa ma è necessaria affinché l’utente possa essere invitato alla successiva fase della procedura di vendita del terreno.
La principale novità del bando di quest’anno è l’incremento del numero complessivo dei tentativi di vendita da tre a quattro e poi la possibilità, per i terreni al quarto incanto, di presentare offerte libere sia in rialzo che in ribasso rispetto al valore a base d’asta e infine l’estensione dei termini per la presentazione della manifestazione di interesse da 60 a 90 giorni.