In arrivo i pagamenti degli anticipi Pac

Dallo scorso 16 ottobre i 10 organismi pagatori attivi in Italia, hanno iniziato a versare gli anticipi a valere sulla domanda del 2024.
Entro il 30 novembre prossimo saranno corrisposti pagamenti sotto forma di anticipi per 2,67 miliardi di euro, di cui 1,98 per gli interventi del Primo pilastro della Pac (aiuti disaccoppiati, accoppiati, regime ecologico, ecc.) e 778 milioni di euro per le Misure a superficie e a capo dello sviluppo rurale.
Gli organismi pagatori possono versare anticipi fino al 50% per i pagamenti diretti e fino al 75% per lo sviluppo rurale (per l’anno 2024 tale aliquote sono aumentate rispettivamente al 70% e all’85%). Dal 1° dicembre dell’anno di domanda e fino al 30 giugno successivo si deve procedere al pagamento del saldo.

I risultati principali pubblicati da Agea

Agea ha pubblicato una dettagliata nota informativa il 15 ottobre 2024 che raccoglie alcune considerazioni sui cambiamenti sul lavoro di Agea nell’erogazione dei contributi Pac agli agricoltori.
Nel documento si evidenzia la sensibile riduzione del numero delle domande presentate dagli agricoltori italiani nel corso del 2024 in seguito alle innovazioni gestionali introdotte, con particolare riferimento alla domanda unificata.
In base ai conteggi eseguiti dall’organismo pagatore Agea che gestisce le erogazioni per 12 Regioni italiane, il numero di domande si è ridotto di 126.145 unità (circa un quarto rispetto al passato).
Dal 2024 Agea Coordinamento ha messo in campo il sistema centralizzato di monitoraggio delle superfici (Ams), accompagnato da altre nuove metodiche di lavoro (la Carta dei suoli, nuove procedure informatiche in ambito Sian, l’Intelligenza artificiale), le quali consentono di eseguire delle verifiche anticipate sulle domande presentate da tutti gli agricoltori italiani.
Le superfici agricole sono ora classificate attraverso l’utilizzo di un sistema geospaziale in base all’utilizzo reale del suolo e non più sulla base dei dati catastali. Il confronto tra le superfici rilevate attraverso gli strumenti geospaziali e quelle dichiarate dagli agricoltori ha evidenziato un’ampia fetta di superficie agricola fuori dal sistema dei contributi Pac.
Nel settore della vite le rilevazioni satellitari indicano una superficie di 662.893 ha, di cui 527.195 dichiarati e 135.698 non presenti nei fascicoli aziendali. Per l’olivicoltura fuori dal sistema del sostegno pubblico vi sono 617.625 ha a fronte di 1.373.656 ha complessivi.
Emerge anche la disponibilità (finora inedita) dei vertici nazionali di Agea a riconoscere che è stato difficoltoso attuare le novità gestionali introdotte con la riforma Pac 2023-2027 e quindi, implicitamente, non tutto è andato secondo le iniziali aspettative: «L’introduzione della domanda unificata, la Carta dei suoli e l’Ams hanno di fatto stravolto procedure e modus operandi consolidati nel tempo. Ma tali Misure − ha dichiarato il direttore di Agea, Fabio Vitale − di adeguamento tecnologico e di conseguenza di semplificazione andavano introdotte, non solo perché richieste da anni dalla Commissione europea, ma anche perché erano necessarie al fine di snellire l’iter burocratico».
A questo punto non resta che lasciar trascorrere alcuni giorni per verificare con quale velocità e intensità gli anticipi siano stati corrisposti effettivamente agli agricoltori italiani e in che misura si verificheranno dei miglioramenti strutturali rispetto agli anni precedenti.

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 35/2024
In arrivo i pagamenti degli anticipi Pac
di E. Comegna
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