«Ad oggi stati conseguiti tutti i target di competenza del Dicastero che rappresento. Le prossime scadenze europee sono fissate al dicembre 2023». Così ha scritto il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, in una lettera inviata ai partecipanti alla prima riunione del Tavolo di partenariato sullo stato attuazione del Pnrr.
Istituito a maggio dell’anno scorso e ancora mai convocato, il Tavolo ha visto la partecipazione di associazioni datoriali e di categoria. Il Pnrr, prosegue Lollobrigida, «è stato pensato e approvato in un contesto internazionale decisamente diverso da quello attuale. Gli eventi successivi hanno reso evidenti alcune criticità di cui non avevamo sufficiente consapevolezza. Tra queste vi sono senza dubbio quella energetica e quella dell’approvvigionamento agroalimentare. Non va quindi «considerato un ‘dogma’ o qualcosa di immodificabile ma uno strumento dinamico, funzionale alla realizzazione di obiettivi strategici. In questi primi mesi, conclude, abbiamo lavorato non solo per rispettare le scadenze previste, ma anche per rendere gli interventi di nostra competenza più rispondenti alle reali esigenze del settore.
Rispetto alle misure per il Pnrr di competenza del Masaf, ovvero il Parco agrisolare, lo sviluppo della logistica, innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e il sistema irriguo, sono stati pubblicati finora bandi per oltre 3 miliardi di euro sui quasi 3,7 previsti. «Altri bandi saranno pubblicati nei prossimi mesi, come quello per il Parco Agrisolare, su cui ci apprestiamo ad emanare un nuovo decreto che conterrà novità».
Le novità previste dal decreto sul Parco agrisolare «tengono conto delle criticità evidenziate dalle imprese agricole rispetto al precedente. Grazie al nuovo regime di aiuti di Stato prevediamo un incremento del contributo a fondo perduto, l’introduzione del nuovo concetto di autoconsumo condiviso e l’eliminazione, in diversi casi, del vincolo di autoconsumo».
«È stata una riunione indispensabile per fare il punto sullo stato degli investimenti del Pnrr, affrontare le criticità emerse e discutere interventi e soluzioni con le istituzioni e tutta la filiera» ha detto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini.
In particolare, per Cia «è assolutamente apprezzabile lo sforzo del governo per superare il limite dell’autoconsumo, che finora ha frenato l’efficacia del bando Parco agrisolare. Aspettiamo il decreto annunciato dal governo, ricordando che, senza correttivi, la misura rischia di avere un effetto limitato e circoscritto, con ripercussioni sulla sostenibilità energetica delle aziende e sulla transizione green».
Inoltre, ha aggiunto Fini, «è molto positiva la complementarietà sulla misura del Pnrr dedicata alla meccanizzazione, a cui si aggiunge una quota del fondo innovazione della legge di Bilancio, con l’obiettivo di includere maggiormente le piccole e medie imprese che devono rinnovare il parco macchine, anche per migliorare la sicurezza sul lavoro».
Anche il presidente di Alleanza cooperative agroalimentari, Carlo Piccinini, ha espresso soddisfazione per quanto comunicato dal ministro, e ha poi sottolineato come sia «fondamentale intervenire anche per le risorse idriche, lì dove si registrano già segnali positivi» e ha ricordato come resti il nodo di reperire ulteriori risorse finanziarie, da un lato per le imprese che hanno candidato progettualità sulla Misura “Sviluppo logistica per il settore agroalimentare, pesca e acquacoltura”, dove si è registrato un overbooking di 277 milioni di euro, dall’altro per i contratti di filiera, che avevano una dotazione finanziaria non sufficiente a coprire tutte le richieste pervenute».