Il Consiglio di amministrazione di Ismea ha deliberato lo stanziamento di 30 milioni di euro per venire incontro alle difficoltà delle aziende agricole e della pesca a causa della pandemia da coronavirus, e in particolare di quelle colpite dalla crisi per la elevata deperibilità del loro prodotto e per la chiusura dei normali canali commerciali.
Questi fondi serviranno a erogare mutui fino a un importo di 30.000 euro a tasso zero con una durata di 5 anni, di cui i primi 2 anni di preammortamento.
L’intervento, grazie all’utilizzo della cambiale agraria e della cambiale della pesca, si distingue per la semplicità della procedura e le tempistiche estremamente ridotte che consentono di poter erogare gli aiuti al massimo entro una settimana dalla richiesta.
L’iniziativa si inserisce nel «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza Covid» e, all’esito dell’autorizzazione della Commissione europea, la domanda potrà essere presentata tramite il portale dell’istituto.
Un aiuto, si legge in una nota dell’Istituto che «va a sommarsi alle altre misure straordinarie assunte dall’Istituto nei giorni scorsi tra cui la sospensione delle rate dei mutui, l’estensione dell’operatività delle garanzie Ismea e l’allungamento dei termini per la partecipazione alla Banca della terra».
Ismea cerca così di venire incontro alle pressanti richieste del settore che hanno trovato solo parziale soddisfazione nel decreto Liquidità.
L’accesso agli interventi finanziari garantiti dallo Stato anche per le imprese agricole, atteso da tempo, ha esordito infatti tra tanti problemi burocratici, che hanno allungato i tempi per l’erogazione del credito e il rilascio delle garanzie pubbliche.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 17/2020
Liquidità veloce dopo l’emergenza? Magari fosse vero
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