Al tradizionale appuntamento “Comagri Report” Paolo De Castro, membro della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo, ha puntualizzato i risultati ottenuti in questo 2020.
A partire da quelli delle ultime settimane: ovvero l’anticipazione dei fondi del Next Generation EU alle annualità 2021-2022. Si tratta di oltre un miliardo di euro che con il cofinanziamento da parte degli Stati membri potrebbero diventare più di due miliardi per lo sviluppo rurale destinati per il 55% a investimenti per la transizione ecologica e per il 37% andrà a rafforzare le misure agroambientali.
Pare purtroppo che il Ministero dell’economia e delle finanze sia poco propenso a cofinanziare gli interventi, di fatto nella legge di bilancio non vi è traccia di questo capitolo di spesa e la norma UE concede agli Stati membri di utilizzare tali risorse senza obbligo di cofinanziamento.
Lo stesso De Castro durante il Comagri Report ha lanciato l’allarme.
Dell’ultima settimana anche il voto sul regolamento transitorio “che dà certezze giuridiche ai nostri agricoltori – ha affermato De Castro”.
Va sottolineato che le regole UE consentono una distribuzione asimmetrica degli aiuti pac favorendo il biennio 2021-2022 rispetto al resto del settennato: altro risultato importante in un momento in cui è necessario imprimere una accelerazione agli investimenti del settore primario.
Sulla questione ambientale e le continue polemiche con gli ambientalisti che vorrebbero una pac ancora più verde De Castro che agli ecoschemi sono destinate risorse notevoli che valgono il 30% degli aiuti diretti.
Se vogliamo che gli agricoltori riducano l’impiego di fitofarmaci e antibiotici in agricoltura e zootecnia è necessario “trovare alternative concrete – ha detto l’europarlamentare – con cui i nostri agricoltori potranno difendere le loro colture”.
È sicuramente una strada obbligata “da percorrere con gli agricoltori e non contro di loro” ha concluso De Castro.