Il Consiglio dei ministri agricoli dell’UE ha deciso l’attuazione di alcune misure di emergenza per far fronte alle pesanti conseguenze per l’agricoltura derivanti dalla guerra in Ucraina.
I punti principali sono quattro:
- Aiuto all’ammasso privato per le carni suine,
- utilizzo, per la prima volta dalla sua istituzione, della riserva di crisi da 500 milioni prevista dalla Pac,
- quadro di emergenza degli aiuti di Stato, con tetto a 35.000 euro per le aziende agricole, per far fronte al caro prezzi,
- sospensione dei requisiti di aree a interesse ecologico (Efa, il 5% della superficie aziendale), ma solo per l’anno 2022.
La sospensione delle Efa non è limitata, come annunciato in un primo momento, alla coltivazione di proteaginose. Su questo provvedimento è già partita la polemica da parte del mondo ambientalista che lo interpreta come un via libera all’uso dei pesticidi.
Per quanto riguarda la riserva di crisi dovrebbero arrivare all’Italia 48,1 milioni di euro, co-finanziabili al 200%, quindi poco meno di 145 milioni di euro per aiuti da distribuire in diversi settori.
Per l’attuazione pratica di questi interventi serviranno dei provvedimenti specifici che l’UE dovrà prendere nei prossimi giorni.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 11/2022
Bruxelles vara le misure anticrisi per l’agricoltura
di A. Di Mambro L’articolo completo è disponibile per gli abbonati anche su Rivista Digitale