Lo scorso 7 novembre, nella cornice di EIMA 2024, si è svolto un workshop del progetto DATA-BUS, dedicato alla presentazione dei risultati intermedi della ricerca e alle prospettive future per il monitoraggio degli indicatori di sostenibilità economica, ambientale e sociale nel settore agroalimentare. L’evento ha offerto un’opportunità preziosa per discutere innovazioni e pratiche sostenibili con accademici, professionisti e stakeholder del settore.
Il progetto DATA-BUS (Digital Agriculture Technology to Achieve data to Build User-friendly Sustainability indicators), finanziato dal MIUR nell’ambito del Programma PRIN 2020, mira a sviluppare strumenti e indicatori per una valutazione più precisa e utile della sostenibilità nelle filiere agroalimentari.
Coordinato dall’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, in collaborazione con altre università italiane, il progetto si basa su una metodologia integrata per monitorare e migliorare l’impatto ambientale, economico e sociale delle attività agricole.
Sono intervenuti Michele Mattetti (coordinatore UNIBO), Lorenzo Comba (UNITO), Luigi Sartori (UNIPD), Sabina Failla (UNICT), Silvia Coderoni (UNITE) e Maurizio Canavari (UNIBO).
Durante il workshop, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di approfondire le attività svolte attraverso interventi di ricercatori ed esperti.
Tra i temi trattati:
- analisi del ciclo di vita e strumenti di valutazione ambientale;
- impatto delle pratiche agricole sulle risorse naturali e sulla biodiversità;
- prospettive future per una transizione sostenibile nel settore agricolo.
- sviluppo di indicatori innovativi per la sostenibilità agroalimentare;
La fase di discussione conclusiva ha permesso di raccogliere feedback preziosi per l’affinamento degli indicatori, che saranno oggetto di una successiva fase di valutazione e pesatura attraverso un sondaggio a livello nazionale.
Ha concluso i lavori Valerio De Paolis, Direttore di Confagricoltura Lazio e stakeholder del progetto.
Per maggiori informazioni e possibili collaborazioni visitare la pagina dell’evento su LinkedIn o contattare Silvia Coderoni