Brexit: senza accordo occorre un piano di emergenza

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Mettere a punto un piano di emergenza per limitare i contraccolpi di un possibile mancato accordo sulla Brexit, anche se i negoziati stanno proseguendo. È quanto chiede Confagricoltura, a poche settimane dalla data di scadenza del periodo transitorio del 31 dicembre prossimo.

«È necessario essere preparati a tutti gli scenari compreso il fallimento del negoziato sulle future relazioni commerciali» spiega il presidente Massimiliano Giansanti, secondo il quale il piano dovrebbe prevedere «un rafforzamento del personale della nostra amministrazione doganale per supportare le imprese chiamate dal 1° gennaio prossimo, a presentare una dichiarazione per le singole partite di esportazione sul mercato britannico».

Nel ricordare che le vendite agroalimentari della Ue Oltremanica superano i 40 miliardi di euro l’anno, il presidente precisa che «senza un accordo il prevedibile blocco o rallentamento dei flussi commerciali provocherebbe una situazione di instabilità sui mercati agricoli europei, in aggiunta a quella innescata dalla pandemia».

Secondo Giansanti, inoltre, andrebbero rafforzate le iniziative promozionali per aprire nuovi mercati di sbocco, visto che Londra ha avviato una serie di negoziati per chiudere accordi commerciali con i Paesi terzi che porterà ad un aumento della concorrenza ai prodotti italiani. Si tratta, in particolare, di vini, ortofrutta fresca e trasformata, riso e prodotti del settore lattiero-caseario.