Nella nuova proposta di bilancio 2021-27, presentata dalla presidente Ursula von Der Leyen al Parlamento europeo, l’agricoltura recupera risorse rispetto alle ipotesi di tagli presentati da Juncker e viene inclusa anche nel Piano di rilancio per l’economia post crisi «Next generation» con 15 miliardi che rafforzeranno il secondo pilastro della Pac, ma comunque non viene raggiunto l’obiettivo di mantenere le risorse attualmente destinate alla Pac.
«È un primo segnale positivo – commenta in una nota la Cia – ma non raggiunge l’attuale livello di budget UE dedicato al settore, che deve superare la crisi generata dal Covid-19 ed è chiamato ad affrontare le grandi sfide di sostenibilità, competitività e qualità richieste dal mercato globale. Bisognerà capire, inoltre, come queste risorse saranno redistribuite». Per la Cia si tratta di un primo riconoscimento del ruolo svolto dal settore rurale ma occorrerà fare di più e perciò bisogna continuare a lavorare in questa direzione.
«L’Europa deve difendere la propria sovranità alimentare garantendo un budget adeguato alla politica agricola comunitaria (Pac) per sostenere gli agricoltori e a non dipendere dall’estero per cibo e bevande che sono diventanti un elemento strategico per la ripresa economica dell’UE» afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. «I passi avanti non bastano perché serve una Pac forte, semplice ed efficace e con risorse adeguate per garantire la competitività delle imprese. Ci impegneremo – conclude Prandini – nel confronto con Consiglio e Parlamento per assicurare un finanziamento adeguato agli obiettivi della Pac».
«Aumentano i fondi assegnati al settore agricolo, ma resta la riduzione sull’attuale bilancio. E trova conferma l’orientamento negativo nei confronti delle imprese» è il commento del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, sulle proposte relative al bilancio agricolo presentate dalla Commissione europea. «Preoccupa poi – aggiunge Giansanti – la conferma dell’orientamento negativo nei confronti delle imprese di maggiore dimensione, alle quali dovrebbero essere ridotti i trasferimenti della Pac. Il risultato sarebbe una perdita di efficienza e competitività. Le proposte della Commissione vanno cambiate – conclude Giansanti – e presenteremo le nostre posizioni al governo e al Parlamento europeo, per salvaguardare i livelli produttivi e per consentire al sistema agroalimentare di dare il massimo contributo alla ripresa economica».
«L’ambizioso e rilevante piano presentato dalla Commissione europea per far fronte alla crisi generata dalla pandemia del Coronavirus rappresenta un segnale importante che arriva dall’Europa» afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina. Per quanto riguarda la Pac «con il piano proposto vengono parzialmente accolte le richieste della Commissione agricoltura del Parlamento europeo e vengono quindi quasi azzerati i previsti tagli ai Psr, così come viene sensibilmente contenuta la diminuzione degli aiuti diretti della Pac» evidenzia Verrascina, che chiede al governo di lavorare fin da subito a un piano strategico concordato con le parti sociali, con il quale indirizzare.