«Sto lavorando per minimizzare l’impatto della Brexit sulla Pac». Lo ha assicurato Michel Barnier (nella foto), negoziatore Ue per il «divorzio» tra Londra e Bruxelles, incontrando a Strasburgo Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo.
Per De Castro «sarebbe fondamentale che nonostante la Brexit il Regno Unito restasse nel mercato unico: l’unica vera possibilità – dice – di garantire la continuità degli scambi, soprattutto per i prodotti freschi dell’agroalimentare, evitando così un blackout dei trasporti alla frontiera».
«Secondo i risultati di una ricerca commissionata dal Governo britannico – dice l’eurodeputato – in caso di Brexit senza accordo i camion dovrebbero affrontare code di sei giorni per imbarcarsi sui traghetti a Dover, se si applicassero controlli doganali di soli 70 secondi su ogni veicolo. Se il tempo di queste ispezioni dovesse salire a 80 secondi si rischierebbe un blocco. Senza contare che il Governo britannico ritiene che ci sarebbero 200 milioni di dichiarazioni doganali in più all’anno».
«Non ultimo – conclude De Castro – il mantenimento di Londra al mercato interno contribuirebbe al finanziamento del bilancio Ue riducendo i rischi di un taglio dei fondi per le politiche comunitarie e in particolare per la Pac».