Il Global Food Forum organizzato il 17 e 18 settembre nei pressi di Pavia da Confagricoltura e Farm Europe (il gruppo di esperti europei che si occupa delle politiche agricole), giunto alla terza edizione, ha messo sul tavolo alcune ipotesi di lavoro per «correggere» una proposta di riforma della Commissione europea giudicata a rischio ri-nazionalizzazione e troppo debole per incentivare una vera transizione tecno-ecologica dell’agricoltura europea.
A fare gli onori è stato il presidente di Confagricoltura e del Global Food Forum Massimiliano Giansanti, il cui intervento di apertura è stato seguito da quello del ministro dell’agricoltura Gian Marco Centinaio e dal suo omologo francese Stéphane Travert.
Nel rapporto finale preparato da Farm Europe trovano posto dieci proposte per assicurare la «doppia performance», economica ed ecologica, dell’agricoltura europea, in cui non si rifiuta a priori la «rivoluzione» dei piani nazionali, ma si precisano alcuni parametri che dovrebbero restare a livello comune.
Una delle richieste è quella di stabilire un vero fondo pluriennuale per le crisi, da 1,7 miliardi di euro, che dovrebbe funzionare come sistema di ri-assicurazione per le assicurazioni climatiche, fornire compensazione per ingenti perdite di reddito. Se 1,7 miliardi sembra cifra esosa, è il ragionamento fatto proprio dal Global Food Forum, basti pensare che le sole crisi del latte del 2009 e del 2016 sono costate alle casse Ue 2,8 miliardi di euro.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 33/2018 a pag. 8
Farm Europe: tanto lavoro da fare per la prossima Pac
di A. Di Mambro
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