Tra il 12 e il 15 marzo sono state pubblicate quattro circolari Agea nelle quali sono riportati gli importi unitari dei contributi da concedere ad alcune primarie filiere nel settore dei seminativi e della zootecnia, a seguito dell’applicazione di regimi di aiuto varati a livello nazionale, con le regole del de minimis, per far fronte all’emergenza del Covid e per migliorare la competitività dei settori sottostanti.
I quattro provvedimenti sono disponibili sul sito di Agea.
Frumento duro
Due delle quattro circolari riguardano il Fondo istituito per favorire i contratti di filiera nel settore del frumento duro: la prima tratta l’importo unitario riferito al rapporto 2018, la seconda riguarda invece quello dell’anno successivo.
Per il 2018 l’importo unitario determinato a consuntivo è pari a 100 euro per ettaro che diventano 54 per il 2019, annata questa per la quale è disponibile una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro, contro i 20 fissati per l’anno precedente.
Carni ovine, mais, proteine vegetali
Una terza circolare stabilisce gli importi unitari per il Fondo per la competitività delle filiere che riguarda due sistemi produttivi: quello delle carne ovine e la filiera del mais e delle proteine vegetali (legumi e soia).
La misura a favore dei capi ovini igp macellati ha sviluppato un contributo di 8,18 euro per capo che scende a 5,45 euro per i capi ovini non igp macellati.
Per quanto concerne il regime di aiuto per incentivare i contratti di filiera nel settore dei seminativi, l’importo definitivo ammonta a 74,11 euro per il mais e 60,85 euro per i legumi e la soia.
Filiere zootecniche
La quarta circolare si riferisce al Fondo emergenziale per le filiere zootecniche in crisi. Gli importi definitivi sono così stabiliti:
- 13,87 per ogni capo suino macellato;
- 30 euro per ogni scrofa allevata;
- 0,85 euro per capo alla filiera cunicola;
- 110 euro per capo per la filiera della carne di vitello;
- 6 euro per capo per la filiera caprina;
- 1,40 euro per la filiera ovicaprina.
Filippo De Grazia