Il frumento tenero nazionale è rimasto invariato a Milano; il frumento “panificabile” è fermo a 215 euro/t, così come le altre categorie (“forza” 233 euro/t), ad eccezione del “panificabile superiore che perde 1 euro/t sulla quotazione massima (prezzo medio 223 euro/t). A Bologna il “fino” ha subìto un calo di 1 euro/t, il prezzo medio è ora 213 euro/t.
Sui mercati a termine internazionali gli occhi sono ormai puntati sul nuovo raccolto, vista l’imminente scadenza dei titoli di maggio 2019. Il Matif di settembre ha chiuso la settimana a 171,50 euro/t (-0,25 euro/t. A Chicago la scadenza di luglio 2019 ha chiuso venerdì a 438 cent/bushel (-3 cent/bushel, 144,75 euro/t).
È evidente la diversità delle dinamiche sulle due sponde dell’Atlantico relativamente alle aspettative per il nuovo raccolto: in Europa si prevedono prezzi inferiori rispetto alle quotazioni attuali, mentre negli USA non vi sono particolari differenze tra vecchia e nuova campagna.
In Francia iI prezzo fob di Rouen quota ora 182 euro/t, con un rialzo settimanale di 3 euro/t.
Prezzi fermi in Italia, all’estero prevale la stabilità.