Il digestato derivante dagli impianti di biogas potrà essere utilizzato per sostituire i fertilizzanti di origine chimica nei campi, aumentare l’approvvigionamento di materia organica nei suoli e limitare così i costi di produzione delle aziende agricole. La misura fa parte di un pacchetto di iniziative varate dal Governo per contrastare gli effetti avversi determinati dalla crisi bellica in Ucraina e contenute nel decreto legge 21 marzo 2022 n. 21.
Il prodotto – si legge nel decreto – è equiparato ai fertilizzanti di origine chimica quando è ottenuto dalla digestione anaerobica di sostanze e materiali da soli o in miscela fra loro, impiegato secondo modalità a bassa emissività e ad alta efficienza di riciclo dei nutrienti e presenta i requisiti e le caratteristiche stabiliti per i prodotti ad azione sul suolo di origine chimica.
«Il digestato è equiparato ai fertilizzanti – ha dichiarato il ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli -. L’abbiamo messo nel decreto che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 marzo. Entro 30 giorni faremo il decreto attuativo che determina i limiti della matrice, che dovrà essere legata a una produzione specifica: agli scarti dell’agricoltura, all’ambiente o alle deiezioni animali. Quindi queste tre tipologie possono diventare, dopo il processo anaerobico che avviene nel digestore, il digestato».
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 11/2022
Il Governo in aiuto alle imprese agricole in difficoltà
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