Sono state soprattutto le ruggini a fare danni sui frumenti quest’anno: i rilievi effettuati sulle varietà di grano duro e tenero nei campi sperimentali della “Rete nazionale prove epidemiologiche” hanno infatti evidenziato la presenza e la prevalenza delle ruggini gialla, bruna e nera, con diverse gravità di attacco in base alla varietà e all’areale di coltivazione.
In alcune località le condizioni meteorologiche hanno favorito lo sviluppo dell’oidio, in particolare sui frumenti duri le infezioni sono state osservate anche a stagione avanzata mentre la presenza del complesso della septoriosi nella primavera del 2019 è risultata più contenuta su entrambe le specie di frumento rispetto a quanto era stato registrato nell’annata agraria precedente.
Grano duro
Sul frumento duro la ruggine gialla è stata riscontrata in molte località in tutta Italia con infezioni anche consistenti. Le varietà Claudio, Daurur, Egeo, Ettore, Idefix, LG Anubis, Marakas, Solstizio estate e SY Atlante hanno mostrato il miglior comportamento risultando al massimo moderatamente resistenti.
La ruggine bruna si è manifestata in maniera particolarmente aggressiva in una località sarda e una siciliana, mentre è risultata decisamente lieve a Tolentino, Foggia e a Libertinia. Le varietà che sono risultate migliori nei confronti della ruggine bruna in tutti i campi di prova sono state Anco Marzio, LG Anubis, Monastir, Ramirez e SY Atlante.
La ruggine nera è stata rilevata in molte località della Rete e gli attacchi più elevati sono stati registrati nei campi della Sicilia (Ciminna e Libertinia) e del Molise (Matrice); nella prima di queste località tutte le varietà sono risultate suscettibili o moderatamente suscettibili. Anche in Emilia-Romagna (S. Lazzaro di Savena), in Sardegna (Benatzu) e nel Lazio (Montelibretti) un certo numero di genotipi ha subìto attacchi consistenti mostrando lo stesso comportamento. La ruggine nera è comparsa in forma decisamente lieve a Foggia e solo in tracce a Tolentino.
Grano tenero
Come descritto per il frumento duro, anche sul frumento tenero le tre ruggini (gialla, bruna e nera) hanno rappresentato il problema maggiore per la coltura, attaccando sia le varietà di controllo sia le cultivar in prova.
La ruggine gialla è stata osservata nel campo di Grosseto, dove numerose varietà sono risultate suscettibili o moderatamente suscettibili. Le cultivar Antigua, Avila, Brunelleschi, Giambologna, Lancillotto, Ludwig, Nestore e PR22R58 sono risultate resistenti in tutti i campi di prova, comunque anche altri genotipi hanno mostrato al massimo una moderata resistenza. Al contrario, la varietà Blasco ha confermato la sua suscettibilità verso la malattia.
Attacchi elevati di ruggine bruna sono stati riscontrati in particolare a S. Angelo Lodigiano, Pavia, Grosseto e Ciminna, dove numerose cultivar sono risultate suscettibili o moderatamente suscettibili. Le varietà LG Ayrton, Rubisko, Santorin, SY Cicerone, Toskani e Yoda sono risultate resistenti alla ruggine bruna in tutti i campi sperimentali, comunque anche altre cultivar hanno mostrato un buon comportamento.
La ruggine nera si è manifestata in forma epidemica nei diversi ambienti della Rete nazionale prove epidemiologiche. Gli attacchi maggiori sono stati registrati a Pavia, S. Lazzaro di Savena, Roccastrada, Montelibretti e Matrice e, in particolare, nel campo di Ciminna; in quest’ultima località tutte le varietà, a eccezione di LG Ayrton, sono risultate suscettibili o moderatamente suscettibili nei confronti del patogeno.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 40/2019
Frumenti e malattie fungine: ecco le varietà più resistenti
di A. Iori, N. Pecchioni, M. Perenzin, N. Virzì, M. Colonna, L. Mameli, S. Palmirani, A. Petrini, B. Randazzo, P. Viola, P. Cacciatori, P. Codianni, M. Fornara, S. Licciardello, T. Notario
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