Le agenzie Echa (Agenzia europea per le sostanze chimiche) ed Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) hanno comunicato un aggiornamento sul calendario del processo per il rinnovo dell’autorizzazione all’erbicida glifosate.
Anche se la licenza per l’uso della sostanza in Europa scade a dicembre 2022, non sarà possibile avere una valutazione dei rischi completa sulla sostanza prima dell’estate dell’anno prossimo. Il ritardo, spiegano Agenzia europea delle sostanze chimiche e Autorità per la sicurezza alimentare, è motivato dal grande numero di contributi arrivati dalle consultazioni pubbliche.
Echa pubblicherà il suo parere sulla cancerogenicità della sostanza il 30 e 31 maggio di quest’anno. Efsa concluderà la valutazione nel luglio 2023.
«Preoccupata del ritardo» si è detta la commissaria UE alla salute Stella Kyriakides, che ha ricordato come sia «estremamente importante che tutte le nuove prove siano esaminate a fondo e prese in considerazione».
La Commissione dovrebbe ora preparare una bozza di regolamento per l’estensione dell’autorizzazione provvisoria del glifosate. Un iter utilizzato molte altre volte.
L’unica eccezione potrebbe essere che emergano in fase di valutazione evidenze nuove che rendano il via libera alla sostanza incompatibile con le norme UE. In questo caso, come successo con il clorpirifos e il clorpirifos metile, la Commissione potrebbe proporre il ritiro dell’autorizzazione anche senza una valutazione completa.