Peperone e melanzana, come riconoscere le malattie fungine basali

melanzana

Le avversità di origine fungina dannose su peperone e melanzana interessano principalmente l’apparato radicale e il sistema vascolare della pianta.

Cancrena pedale

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La cancrena pedale è la malattia più temibile del peperone, specialmente per la sua capacità di propagarsi molto rapidamente

La cancrena pedale (Phytophthora capsici) è l’avversità più temibile del peperone poiché è in grado di attaccarlo in tutti gli stadi di sviluppo.

Può interessare radici e colletto, dove si manifesta con necrosi dei tessuti corticali che si estendono verso l’alto fino all’inserzione delle branche con improvviso appassimento della parte aerea, senza la comparsa di ingiallimenti fogliari. Solo in condizioni di elevata umidità può causare alterazioni alla parte epigea della pianta sotto forma di macchie fogliari irregolari e di colore dal verde scuro al marrone chiaro.

Sopravvive nel terreno come oospora, ha un ottimo termico di circa 28 °C, un minimo inferiore ai 10 °C e un massimo superiore di circa 35 °C. È possibile la trasmissione attraverso il seme.

Esiste un’elevata variabilità genotipica delle popolazioni del patogeno e attualmente sono state individuate 14 razze fisiologiche. Un aspetto diagnostico molto importante, che consente di distinguere questa malattia dalla tracheoverticilliosi, è l’assenza di imbrunimenti vascolari.

Tracheoverticilliosi

Gli agenti della tracheoverticilliosi (Verticillium dahaliae, Verticillium albo-atrum) sono patogeni molto dannosi e diffusi sia per l’elevata polifagia sia per la possibilità di conservarsi nel terreno per molto tempo attraverso microsclerozi, nel caso di V. dahaliae (che è il micete di gran lunga predominante in Italia), e micelio nel caso di V. albo-atrum. Questa patologia interessa soprattutto la melanzana sia in serra sia in pieno campo.

I due patogeni si differenziano per le diverse esigenze termiche, molto più elevate per la prima. La sintomatologia consiste in ingiallimenti e appassimenti fogliari, soprattutto nelle ore più calde del giorno, e morte delle piante con un decorso che può essere graduale o improvviso. Sezionando la pianta a livello del colletto si notano diffusi imbrunimenti vascolari che interessano i vasi legnosi a causa dell’invasione dei vasi xilematici da parte del patogeno.

Gli attacchi iniziano generalmente dalle radici e la penetrazione è favorita da microferite o da attacchi di nematodi.

Marciumi basali

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Imbrunimenti vascolari in melanzana

Phoma lycopersici, Sclerotinium sclerotiorum, Rhizoctonia solani, Thielaviopsis basicola sono patogeni che interessano principalmente la melanzana, sulla quale provocano marciumi del fusto a livello del colletto (ma anche delle radici) caratterizzati da necrosi e sfaldamento dei tessuti corticali. P. lycopersici determina anche fessurazioni e spaccature longitudinali che mettono a nudo il sottostante cilindro legnoso.

Nel caso di S. sclerotiorum si evidenziano, invece, i tipici marciumi molli che, in condizioni di elevata umidità, si ricoprono di una muffa biancastra nella quale possono disseminarsi gli sclerozi. La rizoctonia è in grado di attaccare sia piante giovani sia quelle più sviluppate e aggredisce i tessuti del colletto e delle radici causandone la necrosi. Le infezioni avvengono a opera del micelio e sono favorite da ristagni di umidità e temperature comprese tra 16 e 22 °C.

Tutti sono caratterizzati dall’avere una grande capacità di sopravvivenza nel terreno allo stato saprofitario e su piante appartenenti a svariate famiglie botaniche.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 18/2016
Strategie di difesa integrata su peperone e melanzana
di D. D’Ascenzo, D. Di Silvestro
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