Le applicazioni di post-emergenza, nonostante la diffusione di popolazioni resistenti che possono comprometterne l’efficacia, rappresentano la tecnica più diffusa per il controllo delle infestanti nei cereali vernini grazie alla loro flessibilità e all’ampio spettro d’azione.
Per contrastare il fenomeno delle resistenze è necessario impostare le più complesse strategie di difesa, mediante applicazioni preventive, rotazione dei diversi meccanismi d’azione per ridurre la pressione di selezione, integrazione della pratica del diserbo chimico con mezzi agronomici e meccanici (in particolare rotazione colturale e lavorazioni profonde).
Per evitare la selezione di ecotipi resistenti e ridurre la competizione colturale è opportuno effettuare i trattamenti di post-emergenza in epoca precoce, su malerbe poco sviluppate e più sensibili agli erbicidi.
Per gli interventi di post-emergenza anticipata risulta fondamentale che i prodotti siano dotati di una certa persistenza d’azione nel rispetto della selettività colturale. Di fatto non esistono soluzioni univoche e gli erbicidi devono essere applicati considerando le specie infestanti presenti, lo stadio di sviluppo della coltura e delle malerbe, la persistenza dei diserbanti e gli eventuali effetti sulle colture in successione, scegliendo le più opportune miscele e le relative dosi.
Nel triennio 2017-2018-2019 sono state condotte nel Bolognese prove sperimentali per valutare il grado di selettività e di efficacia di differenti strategie di post-emergenza dei cereali vernini. Tra queste per contenere le infestazioni dicotiledoni e graminacee, in particolare la problematica graminacea Avena sterilis, è stata valutata la nuova miscela a base di iodosulfuron + mesosulfuron + tiencarbazone (Atlantis Activ), con l’aggiunta in formulazione dell’antidoto agronomico mefenpir.
Le prove hanno permesso di rilevare che il nuovo formulato è caratterizzato da una buona selettività e dispone di un ampio spettro d’azione nei confronti delle principali infestanti del frumento.
Nelle applicazioni effettuate alla fase di pieno accestimento (2017 e 2019), il prodotto ha evidenziato una buona efficacia nei confronti delle graminacee Lolium multiflorum, Alopecurus myosuroides, Bromus sterilis e Avena sterilis, e delle dicotiledoni Papaver rhoeas, Galium aparine e Sinapis arvensis.
In epoca ritardata al secondo nodo del frumento (limite massimo di utilizzazione da etichetta), ha evidenziato buona selettività ed efficacia, in particolare nei confronti di A. sterilis.
Iodosulfuron (0,9%) + mesosulfuron (4,5%) + tiencarbazone (1,5%) + mefenpir (13,4%) manifesta pertanto un’ottima flessibilità di impiego, dalle applicazioni più anticipate in virtù della sua persistenza d’azione (è stata osservata una buona attività radicale), a quelle più ritardate per il contenimento delle principali infestanti graminacee e dicotiledoni del frumento, dimostrando di essere una buona alternativa da affiancare ai formulati già disponibili in commercio. Il prodotto ha anche mostrato una buona miscibilità in combinazione con il dicotiledonicida halauxifen-metile (6 g/L) + f lorasulam (5 g/L).
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 1/2022
Nuova miscela per il diserbo post-emergenza cereali vernini
di M. Fabbri, G. Campagna
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