Il primo round della procedura di rinnovo dell’autorizzazione del glifosate si è concluso nei giorni scorsi con un nulla di fatto. I numeri per l’approvazione della proposta della Commissione non ci sono stati, serve la maggioranza qualificata, cioè 15 Stati membri su 27 e che rappresentino almeno il 65% della popolazione totale UE.
Il secondo round sarà il comitato d’appello, che dovrebbe esprimersi a novembre. Se gli equilibri tra i Ventisette non cambieranno, la Commissione potrà autorizzare il glifosate in modo autonomo.
«Per ora riteniamo di avere una buona proposta», ha detto ai giornalisti un portavoce della Commissione, che sembra orientata a non modificare la proposta.
Il Copa-Cogeca, cioè la voce unita degli agricoltori e delle cooperative agricole dell’UE, «prende atto dell’esito del voto, invitando gli Stati membri ad assumersi le proprie responsabilità», visto che «non esiste ancora un’alternativa equivalente a questo erbicida e senza di essa molte pratiche agricole, in particolare la conservazione del suolo, sarebbero molto più complicate».
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 34/2023
Decisione rinviata per il glifosate
di A. Di Mambro
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