Alla fine dello scorso mese di settembre sono stati catturati adulti di Bactrocera dorsalis (mosca orientale della frutta) in due frutteti a Nocera Inferiore (Salerno) e Palma Campania (Napoli). Si tratta di un organismo da quarantena tra i più pericolosi grazie all’elevata polifagia potendo attaccare oltre 400 specie ospiti di cui molte di interesse agrario (drupacee, pomacee e colture ortive).
Gli adulti di B. dorsalis sono simili a quelli della più comune mosca dell’olivo da cui differiscono per le maggiori dimensioni e per la presenza sulla parte dorsale dell’addome di una macchia scura con caratteristica forma a “T”.
Come per le altre mosche della frutta il danno è causato dalle larve che si sviluppano in modo gregario nei frutti attaccati nutrendosi del mesocarpo e provocando il disfacimento dei tessuti e/o la cascola anticipata
La mosca orientale della frutta dovrebbe essere arrivata in Campania attraverso la diffusione passiva di frutti infestati nei bagagli al seguito dei passeggeri, nonostante gli attivi controlli effettuati nei posti unici di ispezione frontaliera presenti in porti e aeroporti.
La Regione Campania con delibera 889 del 28 dicembre scorso ha predisposto un piano di emergenza fitosanitario per verificare la reale presenza della mosca orientale della frutta sul territorio regionale e predisporre tutte le azioni per una sua eventuale eradicazione in caso di nuovi ritrovamenti. Nel contempo, il Ministero delle politiche agricole ha istituito un gruppo di lavoro per predisporre un Piano d’azione nazionale in modo da prevedere che alcune attività, tipo i monitoraggi, siano estese a tutto il territorio nazionale.
Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 2/2019
Mosca orientale della frutta, seria minaccia per l’italia
di E. Russo, F. Nugnes, U. Bernardo, D. Carella, R. Griffo