Si è svolta il 27 giugno 2024 l’assemblea di Asnacodi Italia, un incontro cruciale che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti del settore agricolo italiano. La riunione è stata presieduta dal presidente Albano Agabiti, con la collaborazione del direttore Andrea Berti. Durante l’assemblea, sono stati discussi temi fondamentali per il futuro dell’agricoltura italiana, con l’approvazione all’unanimità del bilancio annuale e la conferma del presidente Agabiti e del vice presidente Stefano Francia per il nuovo mandato 2024-2027.
Cambiamento climatico e impatti sociali
Il cambiamento climatico è stato uno dei punti focali dell’assemblea. «Senza soluzioni pianificate e interventi mirati, le imprese agricole rischiano di affrontare una destabilizzazione sociale significativa, con conseguenze quali l’abbandono delle aree marginali e lo spopolamento delle aree rurali – ha evidenziato il presidente Albano Agabiti – questo scenario sottolinea la necessità di azioni concrete per la salvaguardia del reddito delle imprese agricole e delle economie delle filiere».
«L’agricoltura, infatti, rappresenta la base di tutte le economie e sarà il primo problema da affrontare nella programmazione comunitaria. Come Sistema Asnacodi Italia-Condifesa siamo sempre stati molto attenti all’evoluzione climatica, in quanto ci ha toccato direttamente sin da subito, proprio per questo continuiamo il lavoro intrapreso di sensibilizzazione verso questo tema delicato e cocente per le imprese agricole».
Il punto sui dati
Nel 2023 sono stati erogati risarcimenti per 739 milioni di euro. Dal 2013 al 2023, il totale dei risarcimenti ha raggiunto quasi i 4,8 miliardi di euro. Sempre nel 2023 sono stati assicurati 10,3 miliardi di euro, rappresentando oltre il 25% della Produzione Lorda Vendibile (PLV) agricola italiana. 2,5 miliardi di euro in valori di produzioni sono stati coperti da fondi mutualistici, con quasi 24 mila aziende agricole aderenti a tali strumenti. Valori assicurati di 10 milioni di euro tramite polizze index sperimentali. Pur in un contesto di difficoltà per il ritardo nel pagamento dei contributi pubblici del 2022 e 2023 e per il ritardo nell’approvazione della normativa per il 2024, il sistema dei Condifesa ha alacremente lavorato per favorire il rinnovo delle coperture anche nel 2024, le proiezioni sembrano praticamente confermare le superfici assicurate.
Questo il resoconto in numeri della campagna 2023 e 2024 presentato dal direttore Andrea Berti «abbiamo voluto riportare questi numeri importanti, per rimarcare l’importanza del nostro settore e il fondamentale ruolo del Sistema Asnacodi Italia-Condifesa nel supportare le aziende agricole del nostro Paese. È altrettanto importante evidenziare come il nostro Sistema debba continuare ad evolversi, proprio per questo abbiamo dato il via ad un momento di riflessione interna per l’elaborazione di un progetto strategico pluriennale che possa definire ambiti ed attività del sistema Condifesa, per supportare e favorire le imprese associate nella pianificazione della miglior strategia di adattamento».
Il sistema Asnacodi Italia-Condifesa e quello della gestione del rischio in agricoltura necessitano di un’evoluzione strutturale e organizzativa, adottando un approccio bottom-up. Questo implicherà un coinvolgimento continuo e diretto degli attori del processo territoriale per identificare nuove metodologie di lavoro. Inoltre, è fondamentale introdurre azioni per migliorare l’efficacia della gestione del rischio a partire dall’incrementare la consapevolezza del rischio, soprattutto tra i giovani imprenditori, attraverso un’azione coordinata con il Sistema dei Condifesa e le Organizzazioni Professionali.
«Non possiamo più affidarci solo alle polizze assicurative tradizionali – ha evidenziato il direttore Berti – è necessario affiancarle ad altri strumenti di gestione del rischio, come gli strumenti di difesa attiva, i fondi di mutualizzazione contro le avversità atmosferiche, i rischi fitosanitari e sanitari, e i fondi di stabilizzazione del reddito settoriale. Dobbiamo intensificare la nostra azione nei confronti delle compagnie assicurative. Il nostro Sistema dei Condifesa deve svolgere un ruolo più incisivo per poter adottare una politica di ottimizzazione dei costi delle polizze».
«È indispensabile semplificare le modalità e le procedure di accesso alle misure dello Sviluppo Rurale relative alla gestione del rischio. Dobbiamo migliorare l’efficienza delle tempistiche di liquidazione dei contributi, rendendo il sistema più snello e accessibile per i nostri agricoltori. Infine, è fondamentale promuovere una maggiore cooperazione tra le istituzioni. È indispensabile sviluppare specifiche partnership tra pubblico e privato per affrontare le sfide del settore. Un esempio concreto è il fondo AgriCat, che opera in modo sinergico con le polizze assicurative per mitigare le perdite dovute ad eventi climatici estremi come siccità, gelo o brina, alluvioni. Questo rappresenta solo il primo passo verso una cooperazione più ampia e strutturata» – ha concluso Berti.
Guardare avanti
L’assemblea di Asnacodi Italia ha voluto ribadire l’importanza di guardare avanti con determinazione e di adottare misure concrete per supportare le imprese agricole italiane. Solo attraverso un impegno collettivo e una pianificazione strategica sarà possibile affrontare le sfide future e garantire la sostenibilità del settore agricolo.
«Proprio per questo – ha sottolineato Agabiti – abbiamo attivato una serie di progetti innovativi che vedono coinvolto tutto il territorio nazionale, uno su tutti il progetto Prudent che si propone di studiare e incentivare comportamenti degli agricoltori che possano accelerare la transizione verso una maggiore sostenibilità dell’attività agricola, individuare uno strumento di gestione del rischio che sostenga il reddito degli agricoltori sul percorso della sostenibilità applicando innovazioni tecnologiche e suggerire nuove politiche che incentivino gli strumenti di gestione del rischio utilizzati dagli agricoltori che intraprendono questi percorsi».