Interventi coordinati a livello nazionale, investimenti in ricerca scientifica e risorse economiche a sostegno delle imprese vitivinicole. Sono le richieste che il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, fa al Governo e al ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida, per il contrasto alla diffusione della flavescenza dorata, una delle malattie epidemiche più gravi che interessano il comparto vitivinicolo, per la quale le imprese non sono coperte da nessun tipo di sostegno né possono usufruire di compensazioni per i mancati ricavi.
Davanti alla diffusione di questa fitoplasmosi, che ha registrato negli ultimi due anni una preoccupante accelerazione, la Confederazione chiede che venga messa a punto una strategia di interventi uniformi per tutto il territorio nazionale alla quale gli enti competenti partecipino in modo coordinato e con la condivisione delle proprie iniziative.
Al riguardo, il fondo istituito dal Ministero dell’agricoltura nella legge di Bilancio 2023 che prevede una dotazione di 1,5 milioni di euro per il 2023 e altri 2 milioni per il prossimo anno, è insufficiente. Bisogna trovare le risorse economiche necessarie sia per finanziare gli interventi di selezione delle piante sintomatiche, sia per ristorare i viticoltori che stanno affrontando alti costi per l’estirpazione dei vigneti compromessi dalla malattia.
L’allarme tra le aziende agricole è molto alto perché la diffusione della malattia oggi minaccia le principali produzioni di Piemonte, Toscana, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, che hanno infatti registrato e segnalato, proprio di recente, nuovi focolai.