L’adozione delle proposte di nuove norme sull’uso sostenibile dei fitofarmaci e sui target di ripristino della natura, inizialmente prevista per il 23 marzo, è stata rinviata. È quanto emerge dall’agenda del Collegio dei commissari.
Il rinvio, dicono fonti della Commissione, è dovuto all’affollamento di iniziative legislative straordinarie sugli approvvigionamenti alimentari ed energetici e sulla gestione dei flussi migratori conseguenza dell’invasione russa dell’Ucraina. Secondo alcune fonti, le proposte (previste come regolamento e non come direttiva) potrebbero essere discusse per l’adozione prima della pausa estiva.
Il provvedimento, insieme al regolamento sui «target di ripristino della natura», avrebbe dovuto tradurre in obiettivi vincolanti il dimezzamento dell’uso dei fitofarmaci e la messa a riposo del 10% delle superfici agricole Ue entro il 2030.
Gli obiettivi del Green Deal dell’agroalimentare «vanno mantenuti ma adeguati alla nuova realtà – ha sintetizzato il ministro francese Julien Denormandie – e oggi una grande maggioranza delle delegazioni ha chiaramente detto no a divieti (di agrofarmaci, ndr) in assenza di altre soluzioni, e sì alla ricerca e agli investimenti per accelerare l’adozione di alternative».