A Roma, nella prestigiosa location del Chiostro del Bramante, si è tenuto il 28 marzo scorso un nuovo appuntamento della campagna BASF «Passione per l’agricoltura, il più grande lavoro sulla Terra». L’evento ha posto l’accento sul ruolo fondamentale degli strumenti digitali a sostegno degli agricoltori e della gestione sostenibile delle colture.
L’incontro si è focalizzato sul ruolo dell’innovazione in un contesto di crescente pressione sulle risorse naturali e di cambiamenti climatici. L’innovazione è parte del dna di BASF, come sottolineato da Livio Tedeschi, presidente di BASF Agricultural Solutions, nel suo intervento di apertura. «Le complesse sfide dell’agricoltura – ha sottolineato Tedeschi – richiedono soluzioni innovative e sostenibili, per questo ogni anno destiniamo un miliardo di euro in ricerca e sviluppo e siamo impegnati ad accelerare il processo di avanzamento delle tecnologie digitali nel nostro comparto».
Oggi l’agricoltura 4.0 si presenta come una risposta strategica per rendere il settore più sostenibile, efficiente e competitivo. Chiara Corbo, direttrice dell’Osservatorio Smart Agri-food del Politecnico di Milano, ha illustrato i dati emersi dall’indagine sull’agricoltura 4.0 di cui BASF è sponsor; emerge una crescita del fatturato dell’agricoltura 4.0 in Italia di 2,5 miliardi (+19% rispetto al 2022), a fronte di una superficie coltivata con tecnologie digitali sostanzialmente stabile (è passata dall’8% del 2022 al 9% nel 2023).
Si osserva quindi un cambio di rotta negli investimenti, che si orientano verso software gestionali, sistemi di mappatura e di supporto alle decisioni.
L’agricoltura digitale ha un enorme potenziale per migliorare la produttività e la sostenibilità dell’agricoltura. Secondo uno studio di McKinsey – società americana di consulenza strategica – l’adozione delle tecnologie digitali nel settore agricolo potrebbe aumentare la produttività delle colture del 60-70%, riducendo al contempo l’impatto ambientale e contribuendo a garantire la sicurezza alimentare.
«Per una diffusione capillare delle tecnologie digitali in agricoltura – ha evidenziato Corbo – è fondamentale investire sulla formazione e sulle competenze degli agricoltori».
Strumenti digitali per l’agricoltura
Si è tenuta successivamente la tavola rotonda con Annamaria Barrile, direttore generale di Confagricoltura, Marco Cerreto, parlamentare, capogruppo di FdI in Commissione agricoltura della Camera, Herbert Dorfmann, eurodeputato e portavoce del PPE in Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Stefano Scalera, vice capo gabinetto del Masaaf e il padrone di casa Livio Tedeschi.
Al centro del dibattito, le recenti manifestazioni degli agricoltori europei che hanno acceso i riflettori sul ruolo chiave del settore agricolo per la produzione alimentare, l’economia e la società. È emersa l’urgente necessità di ripensare le politiche a sostegno del comparto e di garantire la redditività del lavoro agricolo.
I relatori, inoltre, hanno evidenziato il forte contributo del settore agricolo italiano alla competitività e alla resilienza del Paese. La filiera agroalimentare rappresenta un’eccellenza del made in Italy, e aziende come BASF sono impegnate a tutelarla e valorizzarla attraverso lo sviluppo di soluzioni innovative e sostenibili.
Nonostante gli ostacoli da affrontare, è evidente che il futuro dell’agricoltura è digitale. «In un’epoca di profonda digitalizzazione – ha dichiarato Tedeschi – BASF si impegna a contribuire alla trasformazione del settore agricolo attraverso investimenti mirati in innovazione. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra la tutela delle risorse naturali e la produzione di cibo sano e accessibile».
Un esempio concreto di tale impegno è l’acquisizione, da parte di BASF, di Hort@, azienda italiana leader nello sviluppo di modelli previsionali avanzati per l’agricoltura. I sistemi di supporto alle decisioni di Hort@ si basano su algoritmi di elevata precisione, adattabili ai cambiamenti climatici e replicabili nelle diverse aree geografiche.
I benefici per gli agricoltori dei sistemi di Hort@ sono: migliore gestione delle colture in quanto forniscono agli agricoltori dati e informazioni preziosi per ottimizzare l’utilizzo di risorse idriche, fertilizzanti e fitosanitari; aumento della produttività in quanto consentono agli agricoltori di massimizzare i raccolti e ridurre gli sprechi; maggiore sostenibilità in quanto aiutano a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura, promuovendo pratiche più sostenibili.
«Con passione e dedizione, BASF – ha concluso Tedeschi – si impegna a supportare gli agricoltori nella promozione di pratiche agricole responsabili ed efficienti. L’obiettivo è costruire un futuro, allo stesso tempo più performante e più sostenibile, per l’agricoltura e per l’intera società».