Come da tradizione pluriennale, anche quest’anno Sis (Società italiana sementi) ha organizzato, lo scorso 17 maggio presso l’azienda sperimentale Idice a San Lazzaro di Savena (Bologna), la visita ai campi sperimentali delle varietà di frumento nell’ambito dell’ampio programma di appuntamenti delle Giornate tecnico-dimostrative.
L’iniziativa è stata l’occasione per i tanti agricoltori e tecnici accorsi di osservare sul campo le principali novità del catalogo dell’azienda, oltre che un importante momento di confronto e di discussione sugli aspetti tecnici del frumento.
Le novità tra i teneri…
Fra i grani teneri, accanto alle varietà affermate del catalogo Sis, tra cui ricordiamo oltre al Bologna − che ormai da 8 anni mantiene stabilmente la propria posizione di prima varietà coltivata in Italia –, Giorgione, Palesio, Tintoretto e Akamar, sono state illustrate le più recenti varietà, tra cui le due panificabili Bellini, con un alto potenziale produttivo e un’ottima tolleranza alla fusariosi, Bernini, caratterizzata da valori alveografici delle farine equilibrati, e Antonello, varietà di taglia media, precoce e P/L equilibrato e stabile.
In campo erano presenti anche le varietà Proseme: Anapo ed Agape, la prima caratterizzata da un alto tenore proteico adatta al Centro-Sud, la seconda da un’ottima tolleranza alla ruggine bruna e adattabilità elevata anche per il Nord Italia.
… e tra i duri
Tra i duri, a fianco dei conosciuti e ormai affermati Tito Flavio, Marco Aurelio, Cesare e Massimo Meridio, erano presenti in campo le varietà più recenti ma già protagoniste di accordi di filiera come Emilio Lepido, precoce, ideale per le semine ritardate e con elevato indice di giallo e contenuto proteico; Furio Camillo, caratterizzata da un eccellente peso specifico e un’ottima resistenza all’allettamento, e Ovidio, varietà con un ottimo equilibrio tra resa e contenuto proteico, oltre alle varietà Proseme: Simeto e Core, rustiche e adatte al Centro-Sud Italia; Calò, con un’elevata attitudine alla panificazione, e la precoce Credit, produttiva e con alto indice di giallo.
L’attenzione alla filiera
Oggi i trasformatori, oltre a essere particolarmente attenti agli aspetti qualitativi, pongono la massima attenzione, come già succede tra i consumatori finali, anche all’origine delle materie prime, con un’innegabile preferenza per i prodotti di origine nazionale, così da ottenere la cosiddetta tracciabilità, resa possibile dagli strettissimi controlli cui vengono sottoposte le colture durante il ciclo di coltivazione e durante le fasi di conservazione.
Durante l’incontro in campo è stato infatti ricordato come il futuro sia quindi legato allo sviluppo e alla creazione di filiere, con prodotti coltivati sulla base di accordi preventivi con l’industria; proprio per questo oggi Sis è particolarmente attenta agli accordi di filiera e, comunque, alla selezione e creazione di varietà con caratteristiche tali da essere, oltre che di grande soddisfazione per l’agricoltore, ricercate e preferite dall’industria di trasformazione.
Recentemente, inoltre, particolare attenzione viene posta dalla società bolognese anche allo studio e ricerca di varietà con minori problematiche legate alle intolleranze alimentari, problematica oggi in larga diffusione.
Per ulteriori informazioni: www.sisonweb.com