Riduzione del numero di prodotti disponibili per la protezione delle colture; maggiori richieste della grande distribuzione organizzata e del consumatore in termini di sicurezza e salubrità alimentare; comparsa di fenomeni di resistenza e di specie aliene; eventi climatici estremi sempre più frequenti. Sono queste alcune delle sfide che il settore primario si trova oggi ad affrontare e che avranno un impatto sempre maggiore sulla sostenibilità delle aziende agricole, dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
Partendo da queste sfide nel 2023 è nata Syngenta Biologicals, la business unit facente capo a Syngenta Crop Protection che comprende biostimolanti e agenti di biocontrollo.
In occasione di Macfrut abbiamo incontrato Claudio Malagrinò a capo di Syngenta Biologicals in Italia per capire obiettivi e organizzazione della nuova business unit nel nostro Paese.
«Syngenta Biologicals − spiega Malagrinò − oggi racchiude sotto un unico brand tutte le soluzioni per il biocontrollo e la biostimolazione sia sviluppate da Syngenta (come ad esempio, tra gli altri, il biostimolante Isabion e le soluzioni a base di Azotobacter salinestris) sia dalla piattaforma tecnologica esclusiva di Valagro, azienda acquisita nel 2020».
Il primo passo per la neonata business unit è stato la creazione di un team di lavoro in grado di supportare correttamente le diverse soluzioni.
«Dallo scorso 1° gennaio − continua Malagrinò − è stato creato un team dedicato in grado di supportare clienti e aziende agricole sia dal punto di vista commerciale che tecnico. Nel caso specifico dei biostimolanti, settore nel quale stiamo riscontrando un crescente interesse, abbiamo creato un team di sviluppo sul territorio in quanto vogliamo mantenere un approccio tecnico-scientifico sfruttando anche l’esperienza accumulata in 40 anni di storia da Valagro. Grazie a queste figure saremo in grado di affiancare gli agricoltori dando indicazioni su come e quando utilizzare i diversi prodotti del nostro catalogo».
Scienza e ricerca saranno due pilastri anche in Syngenta Biologicals e guideranno lo sviluppo delle nuove soluzioni. «Nei prossimi anni − sottolinea Malagrinò − verranno lanciate soluzioni innovative mantenendo l’approccio di una società leader in ricerca e sviluppo, che prevede la validazione in campo e l’inserimento nelle nostre strategie integrate».
Infine, Il numero uno di Syngenta Biologicals Italia pone aspetti centrali per il gruppo. «Per i biostimolanti − sottolinea Malagrinò − stiamo procedendo con la certificazione europea e contiamo di avere entro l’inizio del 2025 la maggior parte dei prodotti a marchio CE (ai sensi del regolamento UE 2019/1009). Nel settore del biocontrollo invece stiamo cercando di completare il nostro catalogo per cercare di coprire le colture più importanti inserendo prodotti in grado di ampliare i nostri calendari di difesa. Tutto ciò senza dimenticare la comunicazione dove vogliamo lanciare messaggi chiari: proprio in tal senso a luglio verrà rilasciato il nuovo sito dedicato».
Giannantonio Armentano