Raggi UV per la difesa in vigneto

Dopo oltre quattro anni di intenso lavoro, è partita oggi la sperimentazione in vigneto di Icaro X4, il robot sostenibile che sfrutta i raggi ultravioletti (UV) per combattere i parassiti della vite.

Un progetto sperimentale di ricerca sostenuto da Banca Prealpi SanBiagio, la Banca di credito cooperativo con sede a Tarzo, nel cuore delle Prealpi Trevigiane, e gestito dal CREA-VE (Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria, sede del Veneto) di Conegliano.

CREA-VE sta sperimentando sistemi di lotta integrati contro le malattie fungine e batteriche delle colture utilizzando tecnologie d’avanguardia che, come in questo caso, utilizzano i raggi UV a scopi selettivi. La sperimentazione verrà condotta da Diego Tomasi e Wally Forte presso l’azienda Borgoluce di Susegana (TV) e dovrà accertare quali siano le migliori combinazioni tra intensità di radiazione, frequenza dei trattamenti e velocità di avanzamento; ma servirà anche per identificare le modalità operative che consentono a Icaro X4 di coprire autonomamente la maggior superficie vitata possibile, poiché non necessita di guida, nonché per valutare gli effetti dei raggi UV sul vigneto. Durante la sperimentazione, il dott. Lodovico Giustiniani dell’azienda Borgoluce terrà monitorato il lavoro svolto dal robot rispetto alla conduzione biologica e biodinamica già in atto.

 

I risvolti potrebbero essere molto importanti, viste le potenzialità di Icaro X4 rispetto ai competitor e la necessità di ridurre l’uso dei fitofarmaci in agricoltura. Per queste ragioni, che vanno a unirsi alla sensibilità verso un settore centrale per l’economia del territorio, come quello vitivinicolo, Banca Prealpi SanBiagio ha deciso di finanziare la sperimentazione del CREA-VE attraverso un contributo biennale per sostenerne gli oneri di ricerca, in un’ottica di valorizzazione delle eccellenze del territorio e di promozione di un’agricoltura responsabile, a tutela dell’ambiente naturale e delle comunità.

La Banca – che è dotata di un Ufficio Agricoltura specializzato – ha sposato il progetto pensando anche alle ricadute positive per il territorio, se la sperimentazione confermerà le attese. Il Presidente Carlo Antiga, ha commentato in merito: “La viticoltura rappresenta un settore nevralgico per l’economia territoriale, ed ha forti ricadute sul piano paesaggistico. Le iniziative che la Banca sta portando avanti per sostenere un’agricoltura sempre più all’avanguardia, anche sul piano ambientale, si rivolgono soprattutto ai produttori agricoli, oggi più che mai chiamati a gestire realtà imprenditoriali e territoriali intrinsecamente connesse con temi quali la tutela dell’ambiente e la preservazione del paesaggio. Abbiamo creduto sin da subito in questo progetto innovativo e confidiamo che possa avere delle ricadute positive a favore di tutte le realtà locali”.

Il dott. Diego Tomasi di CREA-VE ha aggiunto: “Il Centro di Ricerca CREA-VE, che avrà il compito di testare Icaro X4, è assolutamente fiducioso nelle potenzialità di questa innovazione, dando già per scontato che questa sia la strada per raggiungere l’obiettivo che si è data la comunità europea, ovvero di ridurre del 50% l’uso dei fitofarmaci in viticoltura entro il 2030, ma soprattutto di dare una possibilità concreta allo sviluppo della viticoltura biologica nel Veneto e non solo”.