Sebbene sia da molti considerata una pianta rustica e frugale nei fabbisogni di elementi minerali, l’olivo è una specie in grado di valorizzare con elevata efficienza gli apporti di fertilizzanti ed acqua, a dimostrarlo sono sia numerose ricerche condotte nelle regioni olivicole del Mediterraneo, sia i risultati produttivi e qualitativi degli oliveti intensivi, dove le alte rese a ettaro di olio sono fortemente legate agli input agronomici.
Per questo motivo, dopo il successo ottenuto con il progetto Nutrire il Vigneto, EuroChem Agro Italia vuole adesso dare il giusto risalto all’importanza di una corretta nutrizione dell’olivo mirata ad ottenere degli olii extravergine di oliva sempre più competitivi sul mercato internazionale, con il progetto «Nutrire l’Olivo».
L’ormai storica esperienza di EuroChem sull’olivo con i fertilizzanti Nitrophoska ed Entec risponde infatti alla crescente richiesta del mercato mondiale di olio italiani di qualità, che non può assolutamente essere esaudita con la “non concimazione” o, peggio, con una “scorretta concimazione”.
Una nutrizione inadeguata degli oliveti determina carenze che nell’olivo, oltre ad alternanza di produzioni con evidenti ripercussioni sul reddito dell’olivicoltore, comportano anche caratteristiche qualitative dell’olio non soddisfacenti (influenze negative su acidità, acidi grassi, tocoferoli, vitamine).
Nell’ambito del progetto Smart Nutrition realizzato in media partnership con L’Informatore Agrario, in questi ultimi tre anni EuroChem ha contribuito attivamente alla realizzazione di una serie di pubblicazioni su questo tema, clicca qui per saperne di più.