Per qualunque seminativo la gestione di breve periodo, basata sull’«emergenza del momento», non paga più. Per ottenere i migliori risultati dal diserbo del mais, una delle operazioni più importanti per la redditività di questa coltura, è essenziale avere una visione allargata che tenga conto anche delle colture che vanno in rotazione, considerando allo stesso tempo la gestione responsabile e sostenibile dei prodotti in un contesto in continua evoluzione.
Questo in sintesi il messaggio che Syngenta ha voluto trasmettere ai suoi clienti all’evento: «Diserbo di pre-emergenza del mais, fra sostenibilità e nuove prospettive di crescita» organizzato a Torino lo scorso 21 novembre.
L’evento, aperto dall’AD di Syngenta Riccardo Vanelli, ha visto l’intervento del Responsabile Marketing Francesco Scrano, che ha illustrato gli obiettivi dell’iniziativa Mais In Italy, volta proprio a ridare slancio al mais italiano tramite l’innovazione in campo.
La sessione tecnica è entrata nel vivo con l’intervento di Mirco Fabbri, malerbologo dell’Università di Bologna: «sebbene la flora infestante del mais abbia subito pochi cambiamenti nel corso degli anni, sono aumentati i fenomeni legati alle resistenze – ha evidenziato – e prediligere applicazioni di pre-emergenza o di post-emergenza precoce con prodotti al momento meno coinvolti da tali fenomeni rappresenta la strategia fondamentale».
Un concetto questo rimarcato anche dagli interventi di Amedeo Reyneri, docente del Disafa dell’Università di Torino e di Ersilia di Tullio, senior project manager di Nomisma, che hanno evidenziato alcuni casi di studio sull’impatto di S-metolachlor nei sistemi colturali “mais e frumento” con particolare riferimento al confronto dell’efficienza di diverse linee di diserbo (espresse in euro/ettaro) sia dal punto di vista economico sia della rotazione colturale.
Dario Manuello, Marketing Manager corn & DFC di Syngenta, ha evidenziato le strategie della multinazionale per il diserbo del mais proprio in quest’ottica: «nel corso degli ultimi anni si sta progressivamente ampliando la presenza di malerbe resistenti e difficili da controllare sia su mais sia su frumento e per il 2020 abbiamo delle novità molto importanti, un portfolio di pre-emergenza del mais costruito su prodotti di riferimento come il LUMAX nel quale inseriamo altre soluzioni per rispondere a tutte le esigenze delle aziende agricole».
Novità per il diserbo del mais
Le due novità, nello specifico, sono DOMITREL 400 CS e LUMESTRA PACK, che assieme a LUMAX e CAMIX formano un “team” al servizio del mais.
DOMITREL 400 CS è il nuovo erbicida di pre-emergenza o post-emergenza precoce per il mais caratterizzato da un’innovativa formulazione in microcapsule che consente il rilascio progressivo della sostanza attiva (pendimetalin) nel terreno. Pendimetalin controlla le infestanti allo stadio di plantula nelle graminacee fino allo stadio di 1-1,5 foglie e nelle dicotiledoni fino allo stadio di 2-3 foglie vere. Accoppiato a CAMIX diventa una soluzione completa soprattutto nelle zone caratterizzate da consistenti infestazioni di poligonacee, matricaria, bidens o crucifere. LUMESTRA PACK, indicato sempre come pre-emergenza o post-emergenza precoce per il mais, è un combi-pack formato da CALLISTO 480 ed ENCARIT (mesotrione e dimethenamide-p) di possibile impiego su tutto il territorio maidicolo perché privo di limitazioni regionali.
«È una soluzione basata su due principi attivi diversi con meccanismi d’azioni complementari per controllare le principali infestanti del mais incluse quelle resistenti e quelle difficili» ha concluso Manuello.
Partnership con gli agricoltori
L’evento è stato anche l’occasione per fare il punto sulle problematiche dei maiscoltori italiani con una Tavola Rotonda a cui hanno preso parte Cesare Soldi, agricoltore e presidente dell’Ami (Associazione maiscoltori italiani); Mauro Coatti, Head of Technical Support Syngenta; Pietro Bianchi, Field Crop Expert Syngenta e Luca Serrati, Technical Support & Sustainable Agriculture Manager.
Dai diversi interventi è emerso chiaramente quanto sia sempre più importante per gli agricoltori poter contare su un rapporto di collaborazione e di consulenza da parte delle aziende fornitrici di mezzi tecnici. In campagna servono prodotti efficaci, persistenti ma anche assistenza tecnica e “tool” per definire la miglior soluzione erbicida possibile, in un’ottica di gestione responsabile e sostenibile dei prodotti che tenga conto dell’importanza della gestione anche delle colture in rotazione, nell’ambito di un contesto in continua evoluzione.
Lorenzo Andreotti