Diachem, azienda che produce agrofarmaci, fertilizzanti e biocidi a marchio Chimiberg, e la startup biotech Nanomnia hanno dato vita a una nuova collaborazione nel settore dell’agricoltura, facendo confluire visione ed esperienza nella direzione propulsiva dell’innovazione, che ha sempre due volti: tecnologia e persone, mezzi e competenze, radici e novità.
Il tema della sostenibilità nelle scelte produttive richiede l’esplorazione di nuovi strumenti per rispondere efficacemente alle domande più urgenti: diminuire l’impatto ambientale, preservare la sicurezza dell’operatore, migliorare l’azione fitoterapica.
L’insieme di questi obiettivi è il veicolo che combina il frutto della ricerca biotecnologica di Nanomnia con l’esperienza, la solidità e le intuizioni di Diachem, che opera nel mercato, ne conosce le dinamiche e ne comprende le direttrici di sviluppo.
Le due aziende hanno quindi posto le basi per una partnership che propone al mercato dell’agricoltura prodotti formulati con la tecnologia dell’incapsulamento organico, naturale e microplastic-free di composti fitoiatrici. La tecnologia di Nanomnia è infatti in grado di rispondere alle esigenze di maggiore efficienza dei trattamenti, rispettando i criteri di sostenibilità che impongono la riduzione delle microplastiche rilasciate nell’ambiente.
L’approccio proposto dal sodalizio Diachem-Nanomnia si inserisce in un contesto globale dove è necessario accelerare e catalizzare la trasformazione delle idee in prodotti, per percorrere efficacemente le future prospettive di sviluppo e aumentare così la competitività sul mercato, soprattutto in settori tradizionali come quello dell’agricoltura.
Diachem, non nuova a operazioni di open innovation verso giovani imprese emergenti, ha scelto Nanomnia per innovare con successo, con spirito dinamico e con una visione ampia, generosa e incessantemente creativa e per esprimere pienamente il potenziale delle biotecnologie, le cui proprietà sono ancora in parte da scoprire.