Nella riunione del 22-23 ottobre scorsi lo Scopaff (Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed Section Phytopharmaceuticals) ha adottato un regolamento di non-inclusione per la sostanza attiva mancozeb, fungicida multisito impiegato su numerose colture, nonostante la richiesta, da parte degli Stati Membri, di continuare a discutere e considerare un dossier di deroga.
La Grecia, infatti, aveva finalizzato la propria verifica di informazioni scientifiche, determinanti per il rinnovo della sostanza attiva e non valutate dal precedente paese relatore (Regno Unito), giungendo alla conclusione chiave dell’identificazione di un “uso sicuro per la salute umana”. Nonostante ciò, la Commissione Europea ha considerato questo come un “uso non sicuro” a ha indirizzato gli Stati Membri a un affrettato voto allo Scopaff.
Nel dossier di deroga, pronto per la presentazione da parte della EU Mancozeb Task Force, erano state identificate innumerevoli combinazioni di coltura-avversità-Paese (in totale più di 900) per le quali, al momento, non esistono alternative al mancozeb. Nonostante tutto ciò, la Commissione ha deciso unilateralmente di non chiederne la presentazione. Inoltre, la Commissione ha ulteriormente deviato dalla procedura in quanto non c’è stata alcuna revisione paritetica (Peer Review) della valutazione della Grecia, a fronte di un aggiornamento del rapporto di valutazione originale redatto dal Regno Unito. Peraltro, la Commissione non ha, neppure formalmente, richiesto ad EFSA di aggiornare la propria Scientific Opinion in accordo alle nuove evidenze. Questi severi vizi procedurali, insieme all’errata rappresentazione da parte della Commissione del Rapporto della Grecia hanno esercitato pressione sugli Stati Membri durante lo Sscopaff e hanno contribuito all’inopportuna ed affrettata adozione del non-rinnovo.
Impiego consentito per il 2021
Da ultimo, è stato stabilito un periodo di moratoria di sei mesi per la vendita e la distribuzione, seguiti da altri sei mesi per l’impiego in campo del mancozeb. Tale periodo decorrerà, presumibilmente, da inizio gennaio 2021 e, nello specifico, dipenderà dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea della decisione della Commissione e dalla data della sua entrata in vigore.
Si può quindi affermare che tale periodo sarà sufficiente a garantire, nella maggioranza degli Stati Membri, la possibilità di vendita ed impiego del mancozeb durante la stagione 2021. Pertanto, la EU Mancozeb Task Force vuole rassicurare i propri clienti che il prodotto potrà essere venduto e impiegato nell’Unione Europea come conseguenza del periodo di moratoria previsto nella decisione di non-rinnovo. Nella maggioranza degli Stati Membri non sarà pertanto messo in discussione l’utilizzo in campo dei prodotti a base mancozeb per la prossima stagione agraria. Inoltre, al momento, il limite massimo di residuo ammesso (MRL) resta invariato.
La EU Mancozeb Task Force conferma che, ora, considererà tutte le possibili opzioni alternative al fine di assicurare che gli agricoltori europei possano continuare ad avere a disposizione questo indispensabile strumento per la prevenzione e gestione delle resistenze.