Si è da poco concluso il Lely Virtual Tour, un’iniziativa promossa dalla nota azienda olandese specializzata nell’automazione in stalla, che ha coinvolto 11 allevamenti robotizzati Lely.
Dal Nord al Sud del nostro Paese allevatori con caratteristiche e livelli di automazione diversi hanno raccontato la loro esperienza dopo aver adottato le differenti soluzioni robotizzate firmate Lely.
Le visite virtuali in ciascun allevamento hanno permesso di scoprire i risultati raggiunti attraverso l’introduzione di tecnologie innovative che garantiscono al bestiame condizioni di maggior benessere, favoriscono una gestione più razionale dell’azienda e migliorano al contempo anche la vita dell’allevatore.
Più latte e più benessere
L’azienda agricola biologica Marantelli di Villa di Tirano, in provincia di Sondrio, è una delle realtà visitate. Con 100 vacche di razza Bruna in lattazione, l’azienda si è dotata poco più di un anno fa di due robot di mungitura Lely Astronaut, di un asportatore di deiezioni Lely Discovery 120 Collector e di uno spingiforaggio Lely Juno.
«La difficoltà di trovare manodopera specializzata nella mungitura ci ha indotto all’acquisto del robot Lely Astronaut – spiega Michael Marantelli, giovane allevatore che dopo il nonno e il papà sta prendendo in mano le redini dell’azienda –. I risultati sono estremamente positivi. Grazie alle condizioni di maggior benessere delle bovine la produzione è aumentata mediamente del 20% per ogni singolo soggetto, raggiungendo una media di 29 L/capo/giorno. Inoltre, la possibilità che ogni animale ha di accedere al robot di mungitura in qualsiasi momento favorisce una maggiore tranquillità tra i capi allevati, che permette loro di gestire meglio i tempi del riposo e dell’alimentazione, diversamente da quanto avveniva prima in sala mungitura. I cambiamenti quindi sono notevoli, evidenti e soprattutto vantaggiosi anche per noi, che possiamo dedicare più tempo ai lavori in campagna, prima svolti da personale esterno».
In azienda Marantelli ha inserito anche il Discovery 120 Collector per la pulizia e il Lely Juno per avvicinare con regolarità il foraggio alle bovine.
«Rispetto alle ruspette che utilizzavamo prima non c’è paragone – ha raccontato – sia in termini di accuratezza dell’intervento sia di sicurezza per le bovine. Lo stesso posso dire per Juno. La razione a secco con carro unifeed che viene scaricata una volta al giorno in greppia viene oggi avvicinata alle bovine quotidianamente almeno 20 volte a fronte delle 4-5 di prima. Questo permette al bestiame di avere cibo sempre a disposizione stimolandone di conseguenza l’assunzione».
Ottimizzare il management
All’azienda agricola Sorbelli di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, si allevano bovine di razza Frisona la cui produzione di latte è destinata alla trasformazione in Parmigiano Reggiano.
Anche in questo caso l’azienda è guidata da un giovane allevatore, Giulio Sorbelli, coadiuvato dal papà e da alcuni collaboratori. Sono 250 le vacche in lattazione. «Poco più di un anno fa, in piena pandemia – ha raccontato – con la realizzazione della nuova stalla abbiamo deciso di acquistare cinque robot di mungitura Lely Astronaut, un spingiforaggio Lely Juno e dieci autoalimentatori Lely Cosmix.»
«Si è trattato di una decisione importante e impegnativa al tempo stesso, determinata dalla necessità di razionalizzare il lavoro in allevamento per ottenere una gestione più accurata e metodica dei dati. Le nostre aspettative non sono andate deluse.»
«Grazie all’Astronaut la produzione di latte è aumentata e di pari passo anche la qualità, un valore molto importante per la destinazione del nostro latte: la conta delle cellule somatiche si è ridotta, i valori di grasso e caseina sono aumentati e la carica batterica continua a registrare una significativa contrazione. Grazie al software di cui è dotato l’impianto, non solo vengono analizzati i parametri del latte, ma si possono individuare con precisione i calori delle bovine e programmare la fecondazione, un processo indispensabile per avere il pieno controllo della mandria.»
«Con Juno, che ogni due ore avvicina il foraggio al bestiame, l’alimento è sempre disponibile e con i dieci autoalimentatori Cosmix permettiamo a tutte le bovine, comprese quindi quelle in asciutta, di assumere la razione, composta da fieno, mangime e concentrati aggiuntivi inseriti in base alle esigenze di ogni singolo capo».
Anna Mossini