Una scenografia cinematografica ha fatto da sfondo al Lely Future Farm Days, svoltosi il 6 ottobre scorso in modalità online causa l’emergenza sanitaria legata a Covid19.
Un evento che fa seguito a quello dell’aprile di due anni fa, quando in occasione del settantesimo anniversario dalla fondazione, Lely presentò il robot di mungitura Astronaut A5 e Juno, il robot spingiforaggio.
Fedele all’enfatizzazione di questi avvenimenti con effetti spettacolari, pur in un contesto decisamente diverso causa la pandemia, anche quest’anno l’azienda olandese ha stupito e ha presentato ben tre novità, frutto di un’innovazione tecnologica che caratterizza da sempre la sua attività, oggi più che mai orientata a tratteggiare con un marchio inconfondibile il futuro dell’allevamento.
«Al di là dell’emergenza legata al coronavirus – ha dichiarato André van Troost, Ceo di Lely – viviamo tempi di grandi cambiamenti. Secondo le ultime stime, l’aumento della popolazione a livello mondiale determinerà entro il 2050 un considerevole incremento della domanda di cibo: +70% rispetto a oggi. Parallelamente, le normative a cui gli allevamenti dovranno sottostare per impattare meno sull’ambiente diventeranno più restrittive. È evidente che abbiamo davanti uno scenario che esige cambiamenti, profondi e al tempo stesso innovativi. L’allevamento del futuro deve rispondere a questo imperativo e l’automazione della stalla attraverso la robotica ne è la soluzione».
Tre soluzioni innovative
Sphere, Exos, Horizon sono le tre novità presentate in occasione del Lely Future Farm Days accomunate da un unico obiettivo, quello di supportare con sempre maggiore efficienza l’attività dell’allevatore mettendo al centro il benessere animale e la sostenibilità, differenziandosi però per modalità di intervento. Partiamo allora dalla tutela ambientale con Sphere, il nuovo sistema per la separazione dei reflui in grado di ridurre le emissioni di ammoniaca del 70%.
«Lely Sphere è stato progettato per aiutare gli allevatori a sfruttare al massimo le sostanze nutritive contenute nel letame, ottenere ottimi raccolti e contestualmente garantire la sostenibilità ambientale – ha spiegato nella sua presentazione Korstiaan Blokland, Head of innovation di Lely – L’innovativo sistema di separazione liquami-letame, che prevede anche un intervento di ventilazione della fossa, non solo consente di ridurre considerevolmente le emissioni, ma permette di ottenere un fertilizzante adatto ai vari tipi di colture dell’azienda riducendo di conseguenza, se non eliminando, i concimi chimici».
Attualmente Sphere è in sperimentazione in quattro allevamenti olandesi e inizialmente la sua diffusione sarà indirizzata solo al mercato locale, dove è operativo da circa tre anni.
Falciare, caricare, distribuire
«Con Exos abbiamo realizzato un veicolo elettrico che falcia, carica e distribuisce autonomamente erba fresca in mangiatoia – ha continuato Blokland – Siamo ancora in presenza di un’autentica innovazione che può permettere all’allevatore di sfruttare gran parte dei suoi terreni per produrre alimento fresco da destinare al bestiame.
L’ecosostenibilità di questo sistema è garantita, così come i risparmi sui costi della manodopera e degli alimenti. Exos è stato progettato per rispondere alle quotidiane esigenze delle bovine e sfruttare al meglio la lunga stagione di crescita del foraggio. Grazie al peso ridotto e a una tecnologia rispettosa del suolo – ha sottolineato Blokland – questa macchina è in grado di falciare da inizio primavera ad autunno inoltrato, mantenendo l’erba fresca e appetibile grazie all’attento metodo di falciatura».
Un’App intelligente e intuitiva
Infine Horizon, una nuova applicazione per la gestione dell’allevamento che rappresenta il prossimo passo verso un futuro degli allevamenti sempre più automatizzato. «In un mondo in continua evoluzione – ha affermato nel suo intervento Freddie Ruijs, Senior product manager management systems & data di Lely – dove i dati e la digitalizzazione rivestono un’importanza cruciale, gli allevamenti devono saper evolversi di conseguenza.
Questa è la filosofia alla base della nascita di Horizon, un’applicazione che utilizza algoritmi intelligenti e la potenza del cloud. I dati vengono infatti elaborati in informazioni utilizzabili, sempre accessibili da qualsiasi dispositivo in modo semplice e intuitivo. Horizon offre agli allevatori gli strumenti per lavorare in modo più efficiente e ottenere un maggiore controllo per raggiungere gli obiettivi fissati».
Horizon è stata creata con il coinvolgimento di oltre 100 allevatori distribuiti in 7 Paesi al mondo e ha coinvolto più di 75 ingegneri, progettisti, consulenti di gestione degli allevamenti, veterinari e specialisti di intelligenza artificiale. Nel corso del prossimo anno avverrà la migrazione dal precedente sistema Lely T4C attraverso una rete di supporto che l’azienda sta già predisponendo.