Le colline del Prosecco docg laboratorio sperimentale di sostenibilità

Sarà l’area del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore docg a essere palcoscenico di una sperimentazione del tutto nuova, frutto della volontà del Consorzio di Tutela di abbattere i confini della sostenibilità applicando una miscela di tecniche innovative, prodotti alternativi e ricerca empirica.

Il punto di partenza è uno studio dello status quo, realizzato da Fondazione Symbola, finalizzato a mappare le principali soluzioni tecnologiche disponibili al mondo, con l’obiettivo di sviluppare e applicare su campo un modello di agricoltura sostenibile a tutto tondo, scommettendo sulla qualità del prodotto, del paesaggio e della coltivazione.

Un’iniziativa ambiziosa, al punto da essere definita “un laboratorio a cielo aperto” dal Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia. Tra le colline del Prosecco docg cresce, quindi, la cultura della sostenibilità quale valore imprescindibile da assumere con serietà “per arrivare – auspica Zaia – a una certificazione unica ambientale”.

Il rapporto presentato dal Consorzio del Prosecco docg indaga cinque dimensioni della sostenibilità, ovvero la riduzione dell’uso dei prodotti fitosanitari, l’utilizzo razionale delle risorse idriche nel processo vitivinicolo, la protezione delle caratteristiche chimico-fisiche del terreno, la riduzione di emissioni gas, l’efficientamento energetico, l’utilizzo delle fonti rinnovabili, il recupero e riciclo dei materiali/scarti di produzione e l’incentivo al packaging ecocompatibile.

Per dare concretezza alle innovazioni raccolte nella ricognizione delle tecniche maggiormente qualificanti, sono intervenuti alcuni soggetti specializzati quali Enel X (società del Gruppo Enel) che metterà mano all’energy management delle aziende agricole.

Oltre alla risorsa idrica, anche la qualità del suolo deve essere tutelata. A garanzia della rigenerazione del terreno agricolo e della salvaguardia delle acque è scesa in campo Novamont, azienda leader nella produzione di bioplastiche, con la proposta di bio-erbicidi di origine naturale e suggerendo l’impiego del telo per la pacciamatura in Mater-Bi biodegradabile, in sostituzione dei teli di plastica tradizionale.

Inoltre, è previsto l’uso di droni applicati all’irrigazione di precisione, utilizzati per controllare salinità e tossicità del terreno, e per la distribuzione mirata dei prodotti fitosanitari.

“Questo percorso andrà a rafforzare le azioni già intraprese dai 15 Comuni della Denominazione – ha ricordato il Presidente del Consorzio Innocente Nardi – che hanno imposto il divieto di applicare l’erbicida Glifosate dal gennaio 2019”.

Lo studio è scaricabile dal sito del Consorzio di Tutela Valdobbiadene Prosecco Superiore docg

Ilenia Cescon