L’Ungc, o Global Compact delle Nazioni Unite, è un’iniziativa volontaria di adesione a un insieme di principi che promuovono i valori della sostenibilità nel lungo periodo attraverso azioni politiche, pratiche aziendali, comportamenti sociali e civili che siano responsabili e tengano conto anche delle future generazioni. In pratica le aziende e le organizzazioni firmatarie dell’Ungc si impegnano a sostenere e attuare 10 principi centrati sul rispetto dei diritti umani, del lavoro, dell’ambiente e la lotta alla corruzione.
Lo scorso luglio Maccarese, prima e unica in Italia tra le aziende agricole, ha aderito a questa iniziativa assumendosi il dovere di rendicontare e comunicare l’impegno nell’adozione dei dieci principi universali, i progressivi avanzamenti nell’implementazione degli stessi e le iniziative adottate.
«L’adesione al Global Compact è per noi un altro passo importante nel percorso di azienda agricola innovativa che punta a un’economia orientata alle richieste del Green Deal europeo – spiega Claudio Destro, amministratore delegato di Maccarese – e sottolinea il nostro impegno verso la salvaguardia dell’ambiente, il benessere della comunità e la responsabilità sociale dell’impresa.
Questo riconoscimento – continua Destro – è la conclusione di un processo iniziato nel 2019 ma che nella realtà dei fatti è iniziato molto prima. Con la certificazione ISO 45001 abbiamo assicurato ai nostri dipendenti un posto di lavoro sicuro e salubre prevenendo infortuni sul lavoro e problemi di salute, con azioni mirate al welfare. Il centro zootecnico da diversi anni è certificato ISO 14001, standard mirato sempre a garantire e preservare l’ambiente con l’adozione di pratiche sostenibili. Nel 2020 abbiamo ottenuto il rating legalità da Agcm, un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità con il punteggio massimo di tre stellette.
Nel 2021 Maccarese è diventata società Benefit, che significa integrare nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente e prevedendo, a statuto, che una parte del profitto aziendale venga destinato in modo tangibile ad ambiente, sociale e welfare. Inoltre, per noi è centrale l’importanza di essere un polo di avviamento al mondo del lavoro, «collaboriamo attivamente con l’Istituto tecnico agrario di Maccarese per apprendistati e stage formativi agli studenti oltre ad avere convenzioni con le maggiori Università».
Sostenibilità concreta
Per Maccarese la sostenibilità non è un semplice valore di facciata di cui fregiarsi, ma un patrimonio ambientale e sociale di cui le persone devono poter godere: «noi abbiamo tradotto questo concetto astratto in realtà con iniziative mirate sul territorio.
Per esempio, Maccarese ha già realizzato un mandorleto super intensivo di 120 ha, che arriverà a pieno regime a 160, attorno al centro abitato di Maccarese e che entrerà in produzione nel 2022. Nel periodo della fioritura diventerà un polo di attrazione sia per gli abitanti, sia per i turisti che gravitano in queste zone, senza contare che molto probabilmente aumenterà il valore patrimoniale delle abitazioni».
Non solo, l’azienda infatti si occupa anche della manutenzione dei cigli stradali dell’area urbana, gestisce il verde nelle rotatorie e nelle piste ciclabili e mette a disposizione della Comunità le proprie aree verdi, le Oasi gestite dal Wwf, l’archivio storico e il Castello.
Investimenti futuri
Maccarese resta comunque un’azienda agricola e come tale deve anche produrre: «stiamo lavorando per portare i capi bovini in lattazione dagli attuali 1.350 a 1.800 entro il 2025. Un’azione mirata a ridurre i costi di gestione − spiega Destro − rendendo più efficiente la produzione di latte, che oggi conta 57.000 L al giorno e che aumenterà di conseguenza.
Lo faremo in modo sostenibile grazie alla tecnologia, cioè una sala mungitura a giostra di ultima generazione per la quale investiremo quasi 5 milioni di euro, e anche e soprattutto perché disponiamo di una superficie che ci permette di allevare gli animali in modo estensivo, a tutto vantaggio del loro benessere».
Il prossimo passo sarà il fotovoltaico: «nel 2021 è stato installato sul tetto di una stalla un impianto fotovoltaico della potenza di 300 kW, che consente l’autosufficienza energetica diurna di tutto il centro aziendale e presto, quando la normativa sarà più chiara, investiremo ancora in questa opportunità».
Lorenzo Andreotti