L’olivo rappresenta una delle realtà più importanti dell’agricoltura e dell’agroindustria italiana. Il problema comune a tutti gli areali di coltivazione è quello della mosca dell’olivo (Bactrocera oleae).
Biogard, divisione di CBC Europe, ha organizzato un webinar per illustrare le proprie linee tecniche per la difesa da questo fitofago.
Il primo passo per attuare un razionale piano di difesa è l’impiego delle trappole sia per il monitoraggio (BacTrap) sia per una vera e propria difesa secondo la tecnica dell’attract & kill (Eco-Trap).
«La tecnica attract & kill – ha puntualizzato Massimo Benuzzi, dell’Area tecnica di Biogard – si basa su un’azione preventiva di cattura di massa degli adulti».
Eco-Trap è costituita da un sacchetto in polietilene, contenente l’attrattivo alimentare, rivestito esternamente da una carta speciale trattata con un piretroide: la deltametrina. Viene poi fornito anche un dispenser contenente il feromone (attrattivo sessuale).
«Una volta che la trappola viene attivata, gli adulti della mosca vengono attirati sulla superficie della trappola e muoiono rapidamente. L’uso delle Eco-Trap è autorizzato in agricoltura biologica».
La strategia comprende anche trattamenti fogliari con l’impiego del prodotto Polvere di Roccia Biogard.
«Si tratta di un formulato – ha sottolineato Mauro Piergiacomi dell’Area tecnica dell’azienda – a base di caolino naturale sottoposto a un processo fisi- co-meccanico che conferisce una colorazione bianca, fattore chiave per il successo applicativo».
Il caolino forma sulla vegetazione un sottile strato di colore bianco che riflette i raggi solari e svolge un’azione fisica nei confronti degli insetti nocivi, che così faticano a individuare la coltura. Il prodotto si integra perfettamente con l’impiego di altri mezzi di difesa.
Anche Naturalis, insetticida/acaricida a base di Beauveria bassiana (ceppo ATCC 74040) si può inserire nella strategia di difesa contro la mosca dell’olivo.
«Naturalis – puntualizza Edith Ladurner dell’Area tecnica Biogard – grazie all’azione deterrente sulla ovideposizione, trova un’ottimale collocazione in caso di pressione elevata del fitofago o in oliveti di piccole dimensioni e, in genere, trova la giusta collocazione durante le fasi finali del ciclo in settembre-ottobre».
Tignola
L’olivo può essere attaccato anche da lepidotteri come la tignola dell’olivo, Prays oleae, e in questo caso un ruolo di primo piano per la difesa è giocato da Rapax AS insetticida microbiologico a base di Bacillus thuringiensis subsp. kurstaki (Btk) ceppo EG 2348.
Il primo passo per l’impiego di Rapax AS è un attento monitoraggio della presenza del fitofago con l’utilizzo delle Biogard Delta Trap innescate con lo specifico feromone di P. oleae. Il primo intervento con Rapax AS va effettuato in fase di schiusura uova con un secondo intervento distanziato di circa 7-10 giorni. Se poi il volo del fitofago è prolungato e ci si aspetta una schiusura scalare delle uova è consigliabile eseguire un terzo trattamento dopo ulteriori 7-10 giorni».