Consumo di suolo soprattutto a vocazione agricola (16 ettari al giorno nell’ultimo anno secondo l’Ispra), l’eccessivo sfruttamento dei terreni e i cambiamenti climatici sono tra le cause della desertificazione. Per contrastare questa situazione, restituire fertilità al suolo e migliorare la crescita e lo sviluppo delle piante, è importante in agricoltura preservare la salute del suolo, iniziando dall’applicazione di corrette pratiche agronomiche, dall’impiego di fertilizzanti organici e di soluzioni innovative, come i microrganismi e biostimolanti.
«La Giornata della desertificazione e della siccità (il 17 giugno) è l’occasione per ricordare che è possibile invertire il degrado del suolo attraverso una maggiore attenzione all’acqua, all’ambiente e alla sostenibilità. L’utilizzo dei prodotti per l’agricoltura sostenibile aumenterà ulteriormente spinto anche dagli obiettivi per il 2030 della strategia Farm to Fork del Green Deal dell’Unione europea che prevede la riduzione del 50% dell’utilizzo di prodotti fitosanitari di sintesi, diminuzione di almeno il 50% delle perdite dei nutrienti apportati al suolo con un conseguente calo di almeno il 20% dell’uso di fertilizzanti e destinazione all’agricoltura biologica di almeno il 25% della superficie agricola», evidenzia Luca Bonini, amministratore delegato di Hello Nature e presidente di Ebic, European Biostimulants Industry Council, che di tali tematiche parlerà al congresso online «Opportunità e tendenze emergenti nell’agroalimentare europeo e ruolo dei biostimolanti nella catena alimentare di nuova generazione» organizzato dal 22 al 24 giugno da Ebic e New Ag International.
«La tematica relativa al benessere e alla preservazione della salute del suolo – precisa Bonini – sono al centro della strategia del Gruppo Hello Nature tanto che stiamo sviluppando alcuni progetti che la vedono protagonista e che saranno divulgati entro la fine dell’anno».
La storia del Gruppo Hello Nature, azienda specializzata in fertilizzanti organici, microrganismi utili e biostimolanti di origine naturale, inizia nel 1971 in provincia di Verona con la prima società dal nome di Italpollina che ha anticipato l’attuale concetto di sviluppo sostenibile. Tale struttura, ancora attiva e con il nome d’origine, produce fertilizzanti naturali derivanti dalle deiezioni dei polli, per aumentare la fertilità chimica, fisica e biologica del terreno, nel massimo rispetto della salute umana e dell’ambiente.
Il gruppo Hello Nature è presente in oltre 80 Paesi nel mondo, con 6 stabilimenti produttivi, tra cui due in Italia a Verona e a Novara, e altri in diversi continenti. Ha 12 sedi commerciali, 3 centri di ricerca (USA, Francia e Spagna) e 130 dipendenti. 56 milioni di euro è il fatturato del 2020 con un export al 70% e mercato italiano 30%. Nel 2011 è stato aperto a Novara uno stabilimento dedicato alla produzione di biostimolanti naturali a base di peptidi vegetali al 100%, e un secondo è stato inaugurato nel 2018 negli Stati Uniti ad Anderson, Indiana.
«La nostra azienda – sottolinea Bonini – è cambiata negli ultimi 15 anni e anche per questa ragione abbiamo deciso all’inizio dell’anno di evolvere il nome del Gruppo in Hello Nature. Il portafoglio di prodotti che oggi immettiamo sul mercato è molto più ampio e diversificato, siamo passati dalla produzione esclusivamente di fertilizzanti organici a offrire una gamma completa di soluzioni biotecnologiche e all’avanguardia. Lo sviluppo dei biostimolanti richiede investimenti in ricerca e sviluppo, nuove tecnologie, processi produttivi esclusivi. Il nostro obiettivi nei prossimi quattro anni è di aumentare le produzioni dell’80% di biostimolanti, fiduciosi che l’agricoltura diventerà più sostenibile.»