Nell’esercizio 2020 il Gruppo Stihl ha conseguito un fatturato pari a 4,58 miliardi di euro, che corrisponde a una crescita del 16,5% rispetto all’esercizio precedente (2019: 3,93 miliardi di euro).
La quota di fatturato estero ammonta al 90%. Depurata dagli effetti dei cambi valutari, la crescita del fatturato si attesterebbe al 20,8%. Grazie all’andamento positivo dell’attività, l’organico è cresciuto del 9%, arrivando a 18.200 addetti a livello globale.
Nelle vendite, la percentuale di crescita maggiore è stata registrata nel segmento dei prodotti a batteria. La quota batteria sul totale è attualmente del 17% e la tendenza è in crescita.
Anche nel segmento benzina è stato registrato un notevole aumento delle vendite, con un numero di unità addirittura maggiore del segmento batteria. Soprattutto in Nord America la domanda di prodotti a benzina ha evidenziato un andamento positivo.
«Quando è scoppiata la pandemia da coronavirus − ha dichiarato Bertram Kandziora, presidente del Consiglio esecutivo di Stihl in occasione della conferenza stampa di presentazione del bilancio dell’azienda − abbiamo deciso, nonostante le previsioni pessimistiche, di proseguire con la produzione ad alto livello per poter rifornire i nostri clienti, rispettando comunque i più elevati standard di sicurezza contro il virus. Nei mesi di marzo e aprile 2020, quando anche tanti rivenditori hanno dovuto chiudere temporaneamente i loro punti vendita a causa del coronavirus, abbiamo registrato un andamento fortemente negativo. Ma già a maggio la domanda di prodotti Stihl è tornata a crescere sensibilmente, tanto che le perdite iniziali sono state rapidamente più che compensate».
I nuovi prodotti, in particolare, hanno contribuito a incrementare le vendite. Tra questi hanno registrato ampi consensi il potatore da giardino Stihl GTA 26, il tosasiepi allungato a batteria HLA 66 e la motosega a benzina MS 400 C-M, questi ultimi per uso professionale. L’elevata richiesta di prodotti Stihl è arrivata non solo da clienti privati, ma anche da professionisti.
«L’anno scorso − ha proseguito Kandziora − i pilastri della nostra strategia sono stati l’efficace tutela della salute, la salvaguardia proattiva della catena di approvvigionamento e il proseguimento della produzione ad alto
livello».
Nel 2020 Stihl è riuscita per la prima volta a superare la soglia di 400 milioni di euro di fatturato nel mercato tedesco. La domanda elevata e la contemporanea congestione della catena di approvvigionamento hanno però causato alcune criticità e ritardi nelle consegne. Questa situazione si è protratta anche nel primo trimestre del 2021.