Un centro di ricerca dedicato ai biostimolanti e ai fertilizzanti speciali nel cuore del Roero: il Greenhas Research Center, inaugurato pochi giorni fa, è nato sia dalla volontà di Greenhas Group di dedicare una sede alla ricerca e alla messa a punto di nuovi formulati per la nutrizione vegetale, sia per creare un collettore di idee e collaborazioni con aziende, università e altri centri di ricerca in tutto il mondo.
La nuovissima struttura, situata di fianco alla sede del gruppo a Canale (Cuneo) è caratterizzata da un accurato studio architettonico ispirato al mondo vegetale e ospita tre unità di ricerca e una stazione sperimentale, nello specifico: l’unità di microbiologia per l’isolamento, la selezione e la stabilizzazione di microrganismi naturalmente presenti nel suolo da utilizzare nei biostimolanti, le due unità di chimica e fisiologia vegetale, dedicate rispettivamente alla formulazione e caratterizzazione dei prodotti innovativi e allo studio che questi inducono sulle colture agrarie a livello fisiologico e biologico. La stazione sperimentale ha il compito di selezionare i prodotti più efficaci a livello agronomico avvalendosi di prove in camere di crescita, serra e pieno campo.
Le tecnologie del nuovo Centro di ricerca, unite alle competenze tecniche e scientifiche dei tanti ricercatori che già vi lavorano, serviranno a individuare nuovi fertilizzanti e biostimolanti, derivati anche da sottoprodotti alimentari, in grado di aiutare le piante sia ad affrontare le criticità del cambiamento climatico, sia a migliorare le performance produttive utilizzando meno input, come nutrienti e agrofarmaci.
Per poter concretamente testare le potenzialità dei diversi prodotti, dal 2016 è operativa Maia, l’azienda agricola del Gruppo, dove gli operatori del Research Center sperimentano i formulati frutto del loro lavoro.
Soluzioni sostenibili in ottica di climate change
«I biostimolanti rappresentano per noi la nuova frontiera in ottica di circular economy – ha detto durante l’inaugurazione Lorenzo Gallo, vicepresidente di Greenhas Group – ma anche delle soluzioni efficaci per aiutare gli agricoltori a continuare a fare reddito in uno scenario di stress climatici crescenti e politiche comunitarie sempre più improntate alla sostenibilità».
«La nostra attività di ricerca e sviluppo è orientata alla collaborazione a 360° – ha aggiunto Valeria Contartese, direttrice R&S di Greenhas Group – sia con le università e i centri di saggio, sia con le realtà del territorio, con l’obiettivo quindi di rispondere a diversi livelli di esigenze».
«La finalità della nostra azienda fin dalla sua nascita nel 1985 – ha evidenziato il presidente Giuseppe Gonella – è quella di anticipare le esigenze dell’agricoltura dando più forza alle colture e più fertilità ai terreni nel pieno rispetto dell’ambiente. Una vision oggi più che mai attuale».
All’inaugurazione ha partecipato anche Stefano Mancuso, saggista e docente di arboricoltura ed etologia vegetale all’Università di Firenze: «Le tecnologie che aiuteranno le piante a mitigare gli effetti del cambiamento climatico – ha detto durante il suo intervento – saranno sempre più strategiche in futuro e in questo senso i biostimolanti, ottenuti dalle piante stesse o comunque con sistemi premianti per l’economia circolare, ricopriranno un ruolo importantissimo, quello cioè di permetterci di aumentare la produzione senza utilizzare ulteriore suolo agricolo».
Lorenzo Andreotti