Revysol, il più ambizioso progetto di sviluppo mai realizzato in casa BASF a livello mondiale nel settore degli agrofarmaci. È questa la definizione scelta dal Gruppo agrofarmaceutico tedesco per descrivere il nuovo fungicida frutto della propria ricerca. Il formulato di Revysol per le colture specializzate, Revysion, è stato presentato lo scorso 16 novembre presso l’auditorium della cantina di Mezzocorona (Trento). Un evento focalizzato sulle principali colture frutticole (pomacee e drupacee) che ha coinvolto oltre 200 operatori della filiera (tecnici, rivenditori e opinion leader) e che ha voluto ripercorrere l’intero processo di sviluppo con focus su caratteristiche tecniche ed efficacia in campo.
«Con Revysol (marchio registrato della sostanza attiva mefentrifluconazolo) – ha spiegato, nell’introdurre l’evento, Josè Antonio Salinas marketing manager di BASF Italia – è stato adottato un innovativo modello di ricerca dove profilo regolatorio, valutazione dell’efficacia e della selettività della molecola hanno seguito percorsi in parallelo: in meno di 8 anni sono state sviluppate più di 30 differenti formulazioni conducendo oltre 8.500 campi prova e realizzando 1.200 studi regolatori. Oggi Revysol è in corso di registrazione in oltre 60 Paesi con oltre 40 colture target e più di 80 diverse patologie controllate. In Italia ha già ottenuto la registrazione su cereali (Revycare, nel 2021) e su frutta e vite (Revysion, a ottobre 2022 con uso emergenziale su pero già nel 2021), mentre sono attese ulteriori registrazioni su altre frutticole e orticole nei prossimi anni».
Che cos’è Revysol
È toccato ad Annett Kuehn, technical market development specialty crops Emea & Cis di BASF, presentare le caratteristiche tecniche uniche di Revysol.
«Revysol – ha illustrato Kuehn – è un fungicida triazolo di nuova generazione sviluppato con il supporto della modellizzazione 3D, che presenta efficacia superiore nel confronto degli agenti patogeni e un ottimo profilo regolatorio».
L’elevata efficacia preventiva e curativa deriva dalla particolare struttura a uncino della molecola (Flexy-Power) che permette una maggiore affinità con il sito d’azione in grado di assicurare un ampio spettro d’azione su numerose malattie fungine, anche sulle popolazioni resistenti ai triazoli presenti sul mercato, e un’ottima selettività sulle colture. L’attività di Revysol, inoltre, non è influenzata dalle condizioni climatiche grazie alla resistenza al dilavamento, alla stabilità ai raggi UV e all’indipendenza dalla temperatura (elevata efficacia anche in condizioni di basse temperature primaverili).
Dal punto di vista regolatorio Revysol, rispetto ad altri triazoli, ha una affinità sull’enzima non target fino a 49 volte inferiore; non è interferente endocrino, non è candidato alla sostituzione e non è classificato cancerogeno, mutageno, genotossico.
L’evento è poi proseguito con specifici focus su pomacee e drupacee, portando le esperienze di campo condotte nei principali areali produttivi italiani per dare utili suggerimenti sull’impiego del formulato Revysion.
Efficacia su melo
Su melo sono state presentate tre diverse sperimentazioni con l’obiettivo di illustrare i diversi aspetti dell’applicazione di Revysion sulla coltura nei confronti di ticchiolatura, oidio e alternaria.
Gastone Dallago, della Fondazione E. Mach di S. Michele All’Adige (Trento), ha evidenziato come nei due anni di sperimentazione 2020 e 2022 Revysion ha assicurato un’efficacia uguale o superiore agli altri triazoli sia quando impiegato in applicazioni preventive, sia tempestive o curative.
Lorenzo Tosi di Agrea Centro Studi ha, invece, focalizzato l’attenzione sull’impiego del prodotto in un’ottica di strategia contro ticchiolatura e oidio, malattia quest’ultima che sta evidenziando un costante aumento della virulenza, anche su varietà tradizionalmente ritenute, negli ambienti di pianura, poco sensibili. Nel triennio di prova – ha evidenziato Tosi – Revysion ha mostrato di poter essere inserito in una strategia antiticchiolatura garantendo un elevato livello di efficacia e mostrando al contempo un’interessante attività anche nei confronti dell’oidio.
Werner Rizzolli del Centro di sperimentazione Laimburg si è, infine, soffermato sulle esperienze condotte in Alto Adige nei confronti dell’alternaria del melo. Anche in questo caso Revysion ha mostrato un’elevata efficacia contro le infezioni su frutto, mentre contro le necrosi fogliari è consigliato abbinare il prodotto con fosfonati.
A conclusione della sessione è intervenuto Mirko Valente, technical crop manager frutta e vite di BASF Italia per illustrare il corretto posizionamento e i vantaggi dall’impiego del prodotto. «Revysion – ha illustrato Valente – è impiegabile sia nel periodo delle infezioni primarie in chiave oidio e ticchiolatura, in miscela con un partner a differente meccanismo d’azione, sia nel periodo estivo in chiave alternaria, ticchiolatura e oidio. È adatto nei programmi di difesa sia in ottica antiresistenza, sia nel caso di strategie a residuo ottimizzato».
Efficacia su drupacee
Passando alle drupacee, Revysion è registrato su pesco, nettarino, albicocco, susino, ciliegio nei confronti di moniliosi e oidio.
Gianni Ceredi di Apofruit ha focalizzato l’attenzione sulle criticità nella difesa dalle moniliosi e sulle opportunità offerte con l’introduzione di Revysion.
«Nella difesa dalle moniliosi – ha sottolineato Ceredi – sono diverse le criticità che il frutticoltore deve affrontare: l’aumento dell’aggressività delle moniliosi, la necessità di attuare una profilassi in relazione alla fase post-raccolta, un «paniere» fitoiatrico che ha visto negli ultimi anni una contrazione delle molecole disponibili (soprattutto triazoli) e della relativa efficacia e le richieste della grande distribuzione in termini di profilo residuale. In questo contesto Revysion nelle prove condotte dal 2019 al 2022 ha assicurato un’elevata efficacia in confronto allo standard di riferimento in linea con le richieste del mercato».
Passando, invece, all’oidio, Giuseppe Tornello di Coragro ha illustrato i risultati delle sperimentazioni condotte in Sicilia in presenza di un’elevata pressione del patogeno in particolare nel 2021. Anche in questo caso Revysion impiegato a partire dalla post-fioritura è risultato superiore, sia su frutti sia su germogli, rispetto allo standard di riferimento nel controllo della malattia.
Anche al termine di questa sessione è toccato a Valente sintetizzare il posizionamento e i vantaggi ottenibili dall’impiego di Revysion su drupacee. «Revysion – ha illustrato Valente – può essere impiegato in diverse fasi a seconda che il trattamento sia indirizzato nei confronti di monilia dei fiori, oidio e monilia o monilia dei frutti, con un’efficacia superiore agli standard di riferimento. Brevissimo intervallo di sicurezza (3 giorni), perfetta selettività e favorevole profilo regolatorio permettono al frutticoltori di soddisfare le diverse richieste della filiera».
Infine, è stato ricordato che Revysion è autorizzato anche su vite, per il controllo di oidio e black rot, con il vantaggio di riportare in etichetta un dosaggio variabile in funzione dello stadio fenologico e della forma di allevamento della vite.