Nei giorni scorsi a Jolanda di Savoia (Ferrara), presso Bonifiche Ferraresi (BF) si è tenuta una visita ufficiale di una delegazione di 11 aziende israeliane, leader nel settore agritech, guidata dal ministro consigliere per gli affari economici, commerciali e investimenti in Italia Jonathan Hadar.
Scopo dell’iniziativa è conoscere la realtà del gruppo BF, dedicata all’erogazione di servizi di agricoltura di precisione per tutti gli attori della filiera agricola, fornendo per ognuna di esse servizi su misura.
Dopo una prima parte di presentazione delle diverse realtà, si sono tenuti i tavoli dedicati a incontri «one to one» che come obiettivo hanno avuto possibili partnership tra IBF e le 11 aziende. L’agritech israeliano, vale la pena ricordarlo, è considerato tra i migliori al mondo per innovazione, competenza e livello tecnologico.
IBF Servizi, nata nell’ottobre 2017 dalla partnership tra Ismea e Bonifiche Ferraresi, è oggi l’unica società che per le sue peculiarità rappresenta un hub tecnologico in grado di colmare le difficoltà emerse in Italia in tale settore.
Nel 2018, IBF Servizi si è rafforzata grazie all’ingresso nella compagine societaria di due big della tecnologia come e-GEOS (società di Telespazio e dell’Agenzia spaziale italiana), tra i protagonisti internazionali nell’osservazione satellitare della Terra, e A2A Smart City (società del Gruppo A2A), leader nel campo della sensoristica prossimale e nello sviluppo delle reti a banda stretta.
IBF Servizi fino a oggi ha erogato servizi per un complessivo di oltre 73.000 ettari in Italia, divenendo un hub unico nel suo genere e un punto di riferimento per l’Italia e per l’estero, in quanto
coniuga in un’unica società alte competenze agronomiche, tecnologiche e scientifiche.
«In questi anni – ha dichiarato Federico Vecchioni, amministratore delegato Bonifiche Ferraresi – abbiamo lavorato duramente per portare BF, e tutte le aziende del gruppo, a essere un punto di riferimento nazionale e internazionale in ogni settore di competenza. I risultati ci stanno dando ragione. Jolanda di Savoia è diventato uno dei poli più importanti a livello globale per le conoscenze fondamentali per lo sviluppo sia tecnologico sia agronomico, contribuendo così a diffondere l’agricoltura di precisione in Italia e nel mondo».
«L’obiettivo dell’evento odierno – ha affermato il ministro israeliano Hadar – è quello di creare opportunità concrete di collaborazione congiunte sul tema dell’agricoltura e l’innovazione tecnologica in questo settore. Le start up israeliane vedono nelle eccellenze dell’agrifood italiano un importante interlocutore con cui avviare processi di produzione sempre più sostenibili grazie all’impiego di soluzione IoT, sensori intelligenti e droni».
Articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 8/2020.