Giunto ormai all’ottavo anno di sperimentazione, il Combi Mais – protocollo di coltivazione mirato a produrre granella di mais per uso alimentare di qualità e quantità – conferma ancora una volta quanto siano importanti innovazione tecnologica e cura agronomica per «portare a casa il risultato» con questa coltura.
Infatti, nonostante una stagione 2021 che ha registrato un vero e proprio record di condizioni climatiche avverse – alternanza di gelo e piogge abbondanti seguite da caldo fuori stagione, siccità e elevatissime temperature nei mesi estivi – il protocollo Combi Mais ha garantito risultati soddisfacenti rispetto alla media dell’area di riferimento, facendo registrare una media produttiva di 16,80 t/ha di granella di mais, sana dal punto di vista delle micotossine.
Combi Mais ha inoltre anticipato i concetti fondamentali del Green Deal, ponendo particolare attenzione al rispetto del suolo attraverso l’uso sistematico degli ammendanti e utilizzando concimi organo minerali ad alto contenuto di sostanza organica umificata. Inoltre risponde alle specifiche richieste del Farm to Fork anche grazie all’impiego di soluzioni di ultima generazione per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione, in ottica di risparmio idrico. Viene notevolmente ottimizzato e ridotto anche l’uso di fertilizzanti chimici, oltre che l’impronta carbonica (LCA) del ciclo produttivo.
«Il progetto Combi Mais è la realizzazione pratica della filosofia della Regione Lombardia: puntare sull’innovazione e sulla ricerca per coniugare sostenibilità ambientale e redditività delle aziende. Gli obiettivi imposti dal Green Deal per la prossima programmazione agricola non possono prescindere dalle esigenze di mercato delle imprese. Le nuove tecnologie permettono di ottenere prodotti migliori razionalizzando risorse e rendendo più efficienti i cicli produttivi. Ringrazio dunque tutti coloro che hanno collaborato al progetto, la Regione non farà mancare il proprio sostegno anche in futuro» ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia.
«In un anno di autentico cambiamento climatico l’agricoltura per competere e sopravvivere ha bisogno della tecnica e della ricerca, per essere veramente sostenibile» ha commentato Mario Vigo, presidente di Innovagri e ideatore di Combi Mais.
Obiettivo sostenibilità ambientale ed economica
Il protocollo seleziona una granella di grande qualità dal punto di vista nutrizionale, grazie all’alto tenore di polifenoli antiossidanti, per un prodotto finale più salubre ed esente da micotossine.
Combi Mais ha messo a punto negli anni tecniche di agricoltura a bassissimo impatto ambientale, che consentono una migliore gestione del territorio e del paesaggio, contribuendo alla conservazione della biodiversità. Anche il mais e le colture, in generale, non sono immuni dagli effetti del cambiamento climatico, in particolare dagli stress termici e dai vari fenomeni collegati ai cambiamenti climatici. È per questo che i biostimolanti assumono un ruolo imprescindibile, soprattutto in ottica di prevenzione, grazie alla loro capacità di dare un concentrato di energia alle piante, rendendole più resistenti alle avversità.
Combi Mais utilizza prodotti innovativi che esaltano non solo la parte nutrizionale ma anche la fisiologia della pianta, per aiutarla a superare lo stress e farla sempre restare attiva alla crescita.
Oltre che della qualità, continua anche la sfida della profittabilità di Combi Mais, che negli anni scorsi è sempre stata superiore agli standard del territorio. Tutto questo è possibile grazie alla diminuzione delle spese di lavorazioni, diserbi e gestione fitosanitaria, oltre che al monitoraggio tramite sensoristica dei consumi idrici ed energetici.
Anche la nuova linea di prodotti da forno dolci e salati Milano 100 Pertiche nata da questo mais speciale rappresenta il completamento del percorso dal campo alla tavola, per offrire al consumatore un’alimentazione sempre più sana e sostenibile.
La squadra di Combi Mais 2021
Vincente anche l’approccio multidisciplinare del progetto, grazie all’intervento di un team di partner che, ognuno nel suo ambito, contribuisce ad ottenere la miglior qualità possibile di mais:
Netafim, leader nello sviluppo, produzione e commercializzazione di soluzioni per l’irrigazione a goccia e la micro-irrigazione; Syngenta, che ha selezionato la gamma di ibridi per la produzione della granella ed i prodotti per la protezione della coltura; Unimer, azienda italiana specializzata nella produzione di fertilizzanti organo-minerali; CIFO, azienda specializzata nella nutrizione localizzata alla semina, fertirrigazione e biostimolanti; Deutz-Fahr, per la fornitura della trattrice; Topcon Agriculture, per l’applicazione dell’agricoltura di precisione, dalla guida della trattrice alla distribuzione mirata dei mezzi tecnici; Adama, tra le società leader a livello internazionale nella fornitura di agrofarmaci; Maschio Gaspardo, costruttore di attrezzature agricole per la lavorazione del terreno, la semina, il trattamento delle colture, la manutenzione del verde e la fienagione. Come per le precedenti edizioni, il coordinamento di tutti gli step delle attività è stato affidato alla regia di Amedeo Reyneri, docente di agronomia e colture erbacee presso l’Istituto di Agronomia dell’Università di Torino.