Risultati ancora in crescita per il progetto Combi Mais, giunto ormai al suo quinto anno di vita: il protocollo voluto da Mario Vigo, presidente di Innovagri, con la collaborazione di Syngenta, conferma il traguardo di circa 160,20 q/ha di granella con l’ibrido SY Brabus sui 20 ettari dell’Azienda agricola Folli a Robbiano di Mediglia (Milano), la produzione media migliore per l’azienda dal 2014.
Sempre più precisione
«Il nuovo protocollo Combi Mais 5.0 ha previsto diverse innovazioni all’insegna di una precisione tecnologica quasi chirurgica, con il contributo sempre più innovativo da parte di tutti i partner del progetto, tra cui la new entry Topcon Agricolture, che ha installato sulla trattrice Deutz-Fahr un sistema per semina e concimazione di precisione e la mappatura» ha evidenziato Vigo.
Altra novità rispetto alla scorsa annata è stato un apporto nutrizionale ancora più mirato con i concimi organo- minerali ad elevata efficienza Unimer, Flexifert distribuito in presemina con spandiconcime Kuhn idoneo al precision farming e Super Azotek N32 in sarchiatura, dopo aver preparato il terreno con Microlife, ammendante con consorzio microbico, e ai prodotti Cifo somministrati in fertirrigazione e per via fogliare. Inoltre i prodotti Cifo hanno esaltato le funzioni fisiologiche della pianta sia alla semina con Top Start sia durante le fasi di coltivazione con il potenziatore fisiologico Combiplant e con il biostimolante Sinergon 2000.
DSS e monitoraggi
Ampio ricorso anche all’innovazione digitale: sia Netafim sia Syngenta hanno messo a disposizione del progetto delle piattaforme digitali che utilizzano informazioni provenienti da sensori, satelliti e banche dati, per indicare momenti di interventi irrigui e/o di protezione per pianificare azioni in grado di salvaguardare il potenziale produttivo. Grazie all’installazione di sensori e centraline di ultima generazione vengono monitorate, tramite il DSS certificato uManage di Netafim, la disponibilità idrica del terreno e l’umidità, al fine di irrigare quando serve con le quantità giuste, ottimizzando le risorse idriche.
A questi si è aggiunto il sistema di monitoraggio della vegetazione Cropspec ™, in grado di rilevare e registrare lo sviluppo vegetativo della coltura nelle varie fasi di crescita ed effettuare, qualora lo si ritenga opportuno e interfacciato a spandiconcime Kuhn adatto allo scopo, la fertilizzazione a rateo variabile.
Analisi dei costi e del reddito
«L’attento e continuo monitoraggio lungo tutte le fasi produttive ha mantenuto sotto controllo le micotossine che possono svilupparsi sul mais, che quest’anno, come i precedenti, non si sono fatte vedere » ha aggiunto il responsabile marketing di Syngenta Francesco Scrano, che ha anche fatto i conti della redditività. «La plv dei 20 ettari si attesterà a circa 68.000 euro.
Il costo di produzione del Combi Mais è stato mediamente pari a 2.000 euro/ha a fronte di una plv di 3.400 (16 t/ha × 210 euro/t, incluso premium price per la destinazione alimentare). Il profitto è quindi di circa 1.400 euro/ha. Un bravo agricoltore che ha prodotto con il metodo tradizionale, applicando una protezione e una nutrizione standard e irrigando per scorrimento, realizza probabilmente una plv di circa 2.360 euro/ha (13,5 t/ha × 175 euro/t), da cui dedurre circa 1.650 euro di costi, per un ricavo di 712 euro/ha».
Ormai da qualche anno la farina per polenta Combi Mais è commercializzata presso i supermercati e ipermercati a insegna Iper, Unes, U2, Viaggiator Goloso.
Articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 42/2018