Un meeting tra colleghi e non fra concorrenti, quello organizzato da Federacma lo scorso 20 aprile con ben 50 concessionari di macchine agricole presenti. Un primo risultato salutato con favore dal neopresidente di Federacma, Andrea Borio, che ha avuto modo di incontrare le forze attive nel Nord-est. I presenti all’incontro di Noventa di Piave (Treviso) rappresentano un fatturato delle vendite di oltre 500 milioni di euro, con 1.250 collaboratori e più di 2.500 trattori venduti nel 2022.
Qualche preoccupazione per il futuro emerge soprattutto in considerazione della grande spinta che la 4.0 ha dato alle ultime campagne di commercializzazione; è emersa quindi la necessità di riorganizzare le aziende commerciali nella prospettiva di fornire servizi sempre più qualificati all’agricoltura: dalla consulenza all’assistenza post-vendita, dai servizi accessori anziari alle assicurazioni e le opportunità del noleggio. Ma soprattutto la capacità di fare squadra in un settore in sempre più rapida evoluzione.
Non sono mancati rumors su campagne acquisti nel tricolore da parte di strutture leader in Europa nell’agrofornitura, ma è emersa anche la possibilità che nella fase di evoluzione che il settore sta vivendo, qualche iniziativa possa favorire le risorse interne già in campo nel sostenere l’attività degli agricoltori del Triveneto e non solo.
Un’analisi condotta sui bilanci di 35 rivendite di macchine agricole trivenete ha messo in evidenza il complessivo buono stato di salute economico-finanziaria, ma anche che il 50% delle imprese coinvolte ha ulteriori margini di miglioramento inesplorati.
Cosa chiede il mercato agli agridealer
La presenza di Roberto Rinaldin, presidente Climmair, l’Associazione europea dei commercianti di macchine agricole, ha fornito lo spunto per un confronto dettagliato sullo stato delle vendite di macchine agricole a livello mondiale, europeo, nazionale e interregionale. Una disamina puntuale con un’analisi degli ultimi 5 anni, che ha fornito la precisa direzione che l’agricoltura sta prendendo e ha suggerito qualche spunto sull’adeguamento dell’offerta degli agridealer.
Un’offerta che potrà potenziare nuove forme di integrazione con professionisti specializzati nella ricambistica o degli pneumatici, arrivando a valorizzare sempre di più i servizi resi all’agricoltore e al contoterzista, anziché i prodotti.
L’annoso problema della sicurezza sul lavoro
È stato poi ribadito il tema della sicurezza sul lavoro, che in agricoltura significa il decesso di una persona ogni tre giorni (120 morti bianche nel 2022).
Una problematica evidenziata anche in sede parlamentare con un recente convegno voluto da Federacma e tenutosi a Montecitorio su iniziativa del vicepresidente della Camera, Sergio Costa, dove è emerso che ben 1,2 milioni di trattori non sono dotati di cintura di sicurezza e ben 670.000 sono ancora privi di arco di protezione.
E nonostante un contesto così «emergenziale» la revisione delle macchine agricole continua ad essere procrastinata e osteggiata da più parti.